Comunicati stampa

Deposito Bilancio
Asti, 24 maggio 2018
Si avvisano i Signori Azionisti dell'avvenuto deposito presso il Registro delle Imprese di Asti, ai sensi dell’art. 2435 del Codice Civile, del bilancio di esercizio approvato dall'assemblea dei soci in data 28 aprile 2017 e del bilancio consolidato del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti. Tali documenti, unitamente alla documentazione prevista dalla normativa vigente, sono a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it. Diffuso tramite SDIR 1Info il 24/05/2018 alle ore 10:18:12
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Pagamento dividendi
Asti, 27 aprile 2018
Si avvisano i Signori Azionisti che l’Assemblea degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Asti s.p.a. ha deliberato, in data 27 aprile 2018, la distribuzione di un dividendo di € 0,20 per azione, con data stacco 30 aprile 2018 e data di pagamento 3 maggio 2018. Diffuso tramite SDIR 1Info il 27.04.2018 alle ore 20.22
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Assemblea dei Soci: bilancio in utile e dividendo agli azionisti
Asti, 27 aprile 2018
Assemblea degli Azionisti Banca di Asti Integrato il Consiglio d’Amministrazione. Ercole Zuccaro nominato Vice Presidente.Si è tenuta oggi, 27 aprile al Teatro Alfieri di Asti l’Assemblea dei Soci di Banca di Asti, alla presenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti che detiene il 37,82% delle azioni, di Banca Popolare di Milano che detiene il 13,65% e di numerosi piccoli azionisti, che raggiungono complessivamente il 48,53% delle azioni.Nella relazione agli azionisti, il Presidente Aldo Pia ha fatto parlare i numeri per confermare il buono stato di salute della Banca e, più in generale, dell’intero gruppo bancario: 32,8 milioni di utile, oltre 463 mila clienti, 245 filiali bancarie, 77 sportelli non bancari, e circa 2000 persone impiegate di cui oltre 600 assunte dal 2006 a oggi. Sempre a livello consolidato, la raccolta totale tocca quasi i 15 miliardi di euro, gli impieghi a clientela superano i 7 miliardi di euro.L’utile netto conseguito da Banca di Asti ammonta a 18,8 milioni di euro: il dividendo unitario è pari a 0,20 euro per azione corrispondente a 12 milioni di euro complessivi che saranno distribuiti agli azionisti. Il numero delle filiali è salito a 137, con l’apertura di Milano, Brescia, Bergamo e Padova.“Pur in un contesto molto difficile che si protrae da un decennio, la Cassa di Risparmio di Asti ha continuato a svolgere il ruolo di partner dell’economia locale nei confronti del suo territorio storico oltre che delle nuove aree di insediamento” sono le parole del Presidente Aldo Pia – “I risultati realizzati hanno permesso di tener fede al patto con gli azionisti per ricambiare la loro fiducia, di rafforzare la banca grazie ad una previdente politica di accantonamento di una parte degli utili di esercizio, di creare un Gruppo bancario di significativa rilevanza e caratterizzato da indici di qualità strutturale e gestionale che lo pongono nella fascia migliore a livello nazionale”.“Nel futuro di Banca di Asti c’è il mantenimento della propria autonomia, perseguita attraverso una attenta progettualità strategica, finalizzata a rendere più efficace la  capacità competitiva sul piano commerciale e più efficiente l’organizzazione e i processi di lavoro. - afferma Carlo Demartini, Amministratore Delegato - Gli aspetti su cui ci concentriamo per affrontare il futuro si possono riassumere in 2 concetti: lo sviluppo delle tecnologie digitali finalizzate alla cura della relazione con il cliente anche a distanza e la riduzione, o meglio, la rimozione dei crediti deteriorati”.L’Assemblea ha poi proceduto a reintegrare il Consiglio d’Amministrazione, dopo le dimissioni presentate nell’autunno scorso da Maurizio Rasero, a seguito degli impegni connessi alla sua nuova carica di Sindaco di Asti, nominando Secondo Rabbione, consigliere d’amministrazione uscente della controllata Biver Banca S.p.A..Alla carica di Vice Presidente è stato nominato Ercole Zuccaro, Presidente uscente della controllata Pitagora S.p.A.La conferma degli attuali compensi al Consiglio d’Amministrazione, l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e l’approvazione del documento sulle politiche di remunerazione hanno concluso la parte ordinaria.Nella parte straordinaria l’Assemblea ha approvato le modifiche agli articoli 8 (intervento in assemblea) e 21 (modalità di partecipazione al Collegio Sindacale) e l’abolizione dell’art 32 (norme transitorie) dello Statuto.Ha inoltre approvato la fusione per incorporazione in Cassa di Risparmio di Asti S.P.A. della società controllata SART - Società Astigiana Riscossione Tributi S.p.A.Diffuso tramite SDIR 1Info il 27.04.2018 alle ore 20.12 Assemblea degli Azionisti Banca di Asti Aldo Pia e Carlo Demartini Mario Sacco, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Pierfranco Marrandino, Presidente Associazione CaRi Asti
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Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti – Aprile 2018
Asti, 27 marzo 2018
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di martedì 27 marzo 2018, ha convocato l'Assemblea degli Azionisti, come dal seguente avviso che sarà pubblicato sul quotidiano La Stampa il 28 marzo 2018 e sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it. CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A.Sede Legale e Direzione Generale in Asti, Piazza Libertà n. 23Capitale Sociale € 308.367.719,76 (interamente versato)Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro delle Imprese 00060550050,n. REA AT 76036,iscritta all'Albo dei Gruppi Bancari al n. 6085,iscritta all'Albo delle Banche autorizzate al n. 5142,aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositie-mail: [email protected] – indirizzo internet: sitophp8.bancadiasti.it ******************************************************************************** Gli aventi diritto di voto nell'Assemblea degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. sono convocati in Assemblea Ordinaria e Straordinaria presso il Teatro Alfieri, in Asti - Via Leone Grandi n.16, il giorno 27 aprile 2018 alle ore 16.00 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 30 aprile 2018 alle ore 16.00, presso la Sede della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., in Asti – Piazza Libertà n. 23, per deliberare sul seguente ordine del giorno: Parte Ordinaria1. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2017. Deliberazioni relative.2. Nomina di un componente il Consiglio d’Amministrazione.3. Nomina del Vice Presidente.4. Fissazione dei compensi e delle medaglie di presenza al Consiglio di Amministrazione.5. Autorizzazione ad acquistare ed a disporre di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter del Codice Civile.6. Politiche di remunerazione e di incentivazione.Parte Straordinaria1. Proposta di revisione dello statuto sociale, con modifica dei seguenti articoli:- Art. 8 Assemblee – adeguamento all’articolo 83 sexies del TUF- Art. 21 Collegio Sindacale – possibilità di partecipazione in teleconferenza- Art. 32 Norme transitorie - abolizione2. Approvazione del progetto di fusione per incorporazione in Cassa di Risparmio di Asti S.P.A. della società controllata SART - Società astigiana riscossione tributi S.p.A. ********* Partecipazione e rappresentanza in AssembleaLa legittimazione all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto è disciplinata dalla normativa, anche regolamentare, vigente. Ai sensi dell’art. 83-sexies del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e successive modifiche e integrazioni (“TUF”), sono legittimati ad intervenire all’Assemblea coloro che risulteranno titolari di diritto di voto al termine della giornata contabile del 17 aprile 2018, settimo giorno di mercato aperto (secondo il calendario di Hi-MTF) precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione (record date) e per i quali sia pervenuta alla Società la relativa comunicazione effettuata dall’intermediario abilitato. Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data non avranno il diritto di intervenire e di votare in Assemblea.Ai sensi dell’art. 83-sexies del TUF, le comunicazioni degli intermediari devono pervenire alla società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto (secondo il calendario di Hi-MTF) precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, ossia entro il 23 aprile 2018. Resta ferma la legittimazione all’intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla società oltre il suddetto termine, purché entro l’inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.Ogni legittimato a intervenire potrà farsi rappresentare in Assemblea mediante delega scritta ai sensi di legge. Non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici. DocumentazioneLa documentazione relativa all’Assemblea, prevista dalle norme di legge e regolamentari applicabili, sarà messa a disposizione nei termini di legge presso la sede sociale in Asti, Piazza Libertà 23, e sul sito internet della Società (sitophp8.bancadiasti.it) nella sezione Investor Relations. Gli Azionisti avranno facoltà di ottenerne copia.Per riferimenti: sitophp8.bancadiasti.it, [email protected], telefono 0141 393258. Asti, 27 marzo 2018 Il Presidente del Consiglio di AmministrazioneAldo Pia Diffuso tramite SDIR 1Info il 27.03.2018 alle ore 16.38
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Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, utile netto consolidato 2017: 32,8 milioni di euro
Asti, 8 febbraio 2018
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di giovedì 8 febbraio, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata. Confermati i solidi fondamentali: CET 1 ratio consolidato al 12,15% e Total Capital Ratio consolidato al 14,84%, ampiamente superiori ai requisiti minimi regolamentari (vedi successiva tabella) robusta situazione di liquidità, LCR pari al 195% e NSFR gestionale al 144% elevato coverage dei crediti deteriorati, superiore al 50% a livello consolidato. Massa Fiduciaria del Gruppo pari a 15 miliardi di euro e Prodotto Bancario Lordo oltre 22 miliardi di euro. Ulteriore rilevante espansione delle masse di risparmio gestito (+453 milioni di euro rispetto al 31/12/2016; +16,02%) e conseguente incremento della quota ricorrente di ricavi da servizi quale positivo risultato delle iniziative di sviluppo intraprese e dei relativi investimenti. Positiva dinamica degli impieghi economici a clientela (+4,02% rispetto a fine 2016) che riflette il costante impegno nel supportare imprese e famiglie anche tramite l’attività creditizia. Marcata contrazione del costo del rischio, con rettifiche nette su crediti in diminuzione a/a del 48,73%. Stock di crediti in Sofferenza e di Inadempienze Probabili in riduzione sia in termini assoluti che di incidenza sugli impieghi, pur in sostanziale assenza di operazioni di cessione. Significativa riduzione, pari a -58% a/a, sia dei flussi di ingresso a sofferenze sia del tasso di decadimento. Utile netto consolidato a 32,8 milioni di euro (+35,31% rispetto a fine 2016) – superiore agli obiettivi nonostante i costi straordinari connessi all’attivazione del “Fondo Esuberi” e l’ulteriore svalutazione del Fondo Atlante – che sale a 47,3 milioni (+33,21% a/a) escludendo i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario[1] e gli accantonamenti per il Fondo Esuberi. RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 31/12/2017 Raccolta diretta: 8.734 milioni di Euro (-16,35% su 31/12/2016), di cui da clientela 7.925 milioni di Euro (+0,89% su 31/12/2016) Raccolta gestita: 3.281 milioni di Euro (+16,02% su 31/12/2016) Raccolta globale: 14.960 milioni di Euro (-7,87% su 31/12/2016), di cui da clientela 14.151 milioni di euro (+3,66% su 31/12/2016) Crediti netti a clientela: 7.179 milioni di Euro (+4,02% su 31/12/2016), interamente rappresentati da impieghi economici Utile netto: 32,8 milioni di Euro (+35,31% su 31/12/2016); 47,3 milioni di Euro (+33,21% su 31/12/2016) escludendo i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi ROE: 3,47%  (2,46% al 31/12/2016), corrispondente al 5% (3,60% al 31/12/2016) se si escludono i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi Cost income: 73,47% escludendo i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi CET 1 Ratio: 12,15% (12,93% al 31/12/2016) Total Capital Ratio: 14,84% (15,79% al 31/12/2016) Indice di leva finanziaria: 12,67 (14,76 al 31/12/2016) Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli regolamentari: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 195% - NSFR (Net Stable Funding Ratio) gestionale 144% Coverage ratio sofferenze: 61,63% (60,47% al 31/12/2016) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,52% (50,08% al 31/12/2016) Le risultanze del 2017 confermano un quadro di elevata solidità in termini di Ratios patrimoniali, sia individuali che consolidati, ampiamente superiori ai limiti minimi regolamentari stabiliti per il Gruppo C.R. Asti dall’Autorità di Vigilanza nell’ambito del processo SREP [2], con un ampio margine di sicurezza in termini di surplus patrimoniale (tra i più elevati del sistema). RIEPILOGO COEFFICIENTI PATRIMONIALI AL 31 DICEMBRE 2017         Coefficienti patrimoniali CET 1 TIER 1 Total Capital         CR Asti 15,72% 15,72% 19,11% Biverbanca 19,40% 19,40% 19,40% Pitagora 27,33% 27,33% 27,33%         GRUPPO C.R. ASTI 12,15% 12,19% 14,84% SREP (Overall Capital Requirement) 6,15% 7,80% 10,00% Surplus Patrimoniale +600 pb +439 pb +484 pb € 438 mln € 320 mln € 353 mln L’esercizio 2017 si è concluso in modo molto soddisfacente per il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti. L’utile netto realizzato ammonta a 32,8 milioni di euro, in marcato incremento (+35,31%) rispetto al corrispondente dato del 2016 pari a 24,3 milioni di euro. Al netto della componente istituzionale, le  attività finanziarie gestite ammontano a 14,7 miliardi di euro (+3,53% su 31/12/2016) mentre la quota retail della raccolta diretta, pari a 7.925 milioni di euro, registra un incremento a/a pari allo 0,89%. La raccolta indiretta si attesta a 6.226 milioni di euro (+7,42% su 31/12/2016), di cui 3.281 milioni di euro sono rappresentati dalla componente di risparmio gestito, che ha registrato un rilevante incremento (+16,02%) rispetto al 31 dicembre 2016. Includendo anche la raccolta istituzionale, le attività finanziare gestite ammontano complessivamente a circa 15 miliardi di euro. I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 7.179 milioni di euro (+4,02% su 31/12/2016) e confermano la politica del Gruppo nel fornire sostegno concreto allo sviluppo dell’economia reale. Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 174 milioni di euro, in crescita di 3,3 milioni di euro rispetto al 2016 (+1,94%). Le rettifiche nette su crediti effettuate nel corso dell’anno ammontano a 47,98 milioni (93,6 milioni nel 2016, pari a -48,73%) e determinano un costo del credito pari allo 0,60% degli impieghi lordi verso la clientela (1,21% nel 2016) che riflette un progressivo e significativo miglioramento della qualità delle esposizioni creditizie, correlato anche agli incoraggianti segnali di ripresa che provengono dal sistema economico. Conseguentemente a tali accantonamenti, a conferma del rigore che caratterizza i criteri di stima delle perdite attese, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 51,52% (50,08% a fine anno precedente) e rimane sensibilmente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, i crediti in sofferenza - che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 6,32% - presentano un livello di copertura pari al 61,63%, in aumento rispetto al 60,47% registrato al 31 dicembre 2016. Il margine di intermediazione netto è pari a 292,7 milioni di euro e include: le commissioni nette, che ammontano a 95,9 milioni di euro a fronte di un dato 2016 pari a 110,7 milioni di euro (-13,42%); tale variazione risente delle differenze a/a riscontrabili nella struttura dei ricavi riferiti alla controllata Pitagora connesse alle modifiche del pricing del prodotto CQS/CQP in aderenza al Protocollo di Autodisciplina del settore; limitando il perimetro di analisi alle banche commerciali del Gruppo, infatti, le commissioni nette presentano un significativo incremento a/a pari al 3,47%; il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell'operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 5,8 milioni di euro (comprensivo di proventi gestionali per 15,8 milioni e della svalutazione sia del Fondo Atlante, per un ammontare pari a 5,7 milioni di euro, sia dell’investimento acquisito a seguito del contributo allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, per un importo di 4,3 milioni di euro) a fronte di un valore pari a 35,7 milioni di euro registrato nel 2016. I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 16,6 milioni di euro e sono in prevalenza riferiti alle partecipazioni detenute dalle Banche del Gruppo in Banca d’Italia e in Cedacri Spa. I costi operativi ammontano a 240,2 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 134,7 milioni di euro e si presenta in aumento (+7,13% su 31/12/2016) rispetto al corrispondente dato del 2016. Al netto dell’accantonamento riferito al Fondo Esuberi, il costo del personale risulta pari a 130,4 milioni di euro (+3,71% a/a) e riflette le scelte strategiche del Gruppo sia in termini di sviluppo commerciale sia di investimento nel capitale umano, finalizzate a perseguire efficacemente i propri obiettivi di medio-lungo termine. La componente riconducibile alle altre spese amministrative, pari a 84,3 milioni di euro - considerate escludendo i contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS (pari a 6,2 milioni di euro) - ha registrato un incremento di circa 6 milioni di euro (+7,73%) in prevalenza connesso all’incremento dei volumi operativi e ai costi riferibili alle operazioni di cartolarizzazione finalizzate a consolidare il profilo di liquidità del Gruppo. Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per il 2017 è pari al 79,37%. Il suo valore gestionale, ossia ricalcolato escludendo gli oneri a sostegno del sistema bancario e il costo straordinario riferito al Fondo Esuberi, si attesta al 73,47% in crescita rispetto al 64,10% del 2016 per il combinato effetto del calo dei profitti finanziari e dei costi associati alle citate strategie di sviluppo. L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto tangibile (denominatore) è pari a livello di Gruppo a 12,67 e risulta in sensibile decremento rispetto al livello registrato al 31 dicembre 2016, che ammontava a 14,76.I Fondi Propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, comprensivi dell’apporto riconducibile all'utile di periodo al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 31 dicembre 2017 a 1.082 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari all'12,15%. Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2017 si attesta invece al 14,84%. RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R.ASTI S.P.A. AL 31/12/2017 Raccolta diretta: 5.782 milioni di Euro (-23,56% su 31/12/2016), di cui da clientela 5.063 milioni di Euro (+1,60% su 31/12/2016) Raccolta gestita: 1.869  milioni di Euro (+24,52% su 31/12/2016) Raccolta globale: 9.340 milioni di Euro (-12,59% su 31/12/2016), di cui da clientela 8.621 milioni di euro (+6,37% su 31/12/2016) Crediti netti a clientela: 5.464 milioni di Euro (+5,90% su 31/12/2016), interamente rappresentati da impieghi economici Utile netto di periodo: 18,8 milioni di Euro (-3,68% a/a); 29,5 milioni di Euro (+5,34% a/a) escludendo i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi ROE: 2,47% (invariato sul dato al 31/12/2016); corrispondente al 3,88% (3,58% al 31/12/2016) se si escludono i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi Cost income: 62,81% escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi CET 1 Ratio: 15,72% (16,84% al 31/12/2016) Total Capital Ratio: 19,11% (20,60% al 31/12/2016) Indice di leva finanziaria: 11,09 Coverage ratio sofferenze: 61,43% (60,25% al 31/12/2016) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,88% (50,22% al 31/12/2016) L’esercizio 2017 si è concluso in modo positivo per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha realizzato un utile netto di 18,8 milioni di euro. Escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi, il risultato netto risulta pari a 29,5 milioni (+5,34% rispetto al dato dell’esercizio 2016 ricalcolato con criteri omogenei). Tralasciando la componente istituzionale, le attività finanziarie gestite ammontano a 9,1 miliardi di euro (+5,99% su 31/12/2016), di cui 5,6 miliardi di euro riferiti alla raccolta diretta da clientela retail, che presenta quindi un incremento a/a pari all’1,46%. La raccolta indiretta, che ammonta a 3.558 milioni di euro (+13,98% su 31/12/2016), comprende 1.869 milioni di euro di risparmio gestito, che ha quindi registrato un rilevante incremento (+24,52%) rispetto al 31 dicembre 2016. A livello complessivo, le attività finanziarie intermediate si attestano su un valore pari a circa 9,3 miliardi di euro. I crediti netti verso clientela raggiungono i 5.464 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto a fine anno precedente (+5,90%). L’andamento dell’aggregato, interamente costituito da impieghi economici, testimonia il continuo supporto finanziario che la Banca, in virtù delle sue politiche creditizie, continua ad garantire a imprese e famiglie. Il margine di interesse, al lordo delle rettifiche di valore su crediti, si è attestato a 128,7 milioni di euro, in aumento dell’1,84% rispetto al dato riferito al 31 dicembre 2016. Le rettifiche nette su crediti, che ammontato a 39,3 milioni di euro, sono diminuite di 37,6 milioni di euro a/a (pari a ‑48,91%) e determinano un conseguente costo del credito pari allo 0,72% dei crediti netti verso clientela che, pur rimanendo in un quadro di rigorose politiche di accantonamento, si presenta in sensibile arretramento rispetto all’1,50% rilevato al 31 dicembre 2016. A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 51,88% (a fronte di un dato riferito al 31/12/2016 pari al 50,22%), livello che rimane significativamente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, al netto delle rettifiche di valore, l’incidenza dei crediti in sofferenza, sul totale dei crediti è pari al 6,32% ed il loro livello di  copertura risulta essere pari al 61,43%, in crescita rispetto al 31 dicembre 2016 pari al 60,25%. Pertanto, al netto delle rettifiche di valore su crediti, il margine di interesse ammonta a 89,4 milioni di euro e si presenta in aumento, rispetto al 31 dicembre 2016, di 39,9 milioni di euro (+80,67%), mentre il margine di intermediazione netto - nonostante la svalutazione del Fondo Atlante e dell’investimento acquisito a seguito del contributo allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi  abbiano inciso negativamente per complessivi 8,3 milioni di euro - si attesta a 167,1 milioni di euro (156 milioni di euro al 31 dicembre 2016; +7,15%). Le commissioni nette ammontano a 66,8 milioni di euro, con un significativo incremento (+3,40%) rispetto al 31 dicembre 2016, legato in prevalenza ai comparti del risparmio gestito e delle assicurazioni del ramo danni. I dividendi su partecipazioni, pari a 13,4 milioni di euro, sono quasi interamente riconducibili alle partecipazioni detenute in Banca d’Italia e in Cedacri Spa e alle controllate Biverbanca e Pitagora. Le spese per il personale, pari a 82,6 milioni di euro, risultano in aumento del 10,65% rispetto al dato al 31 dicembre 2016. Al netto dell’accantonamento riferito al Fondo Esuberi, tale voce scende a 80,2 milioni di euro e presenta un incremento a/a pari al 7,40%, ascrivibile in prevalenza alle scelte strategiche operate dal Gruppo in termini di sviluppo commerciale, di investimento nel capitale umano e di accentramento di funzioni delle controllate Biverbanca e Pitagora a scopo di ulteriore efficientamento a livello di Gruppo. Le altre spese amministrative, depurate dall’impatto dei contributi al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo Interbancario dei Depositi per complessivi 4,4 milioni di euro, si incrementano del 9,66% rispetto all’esercizio precedente, in coerenza con lo stanziamento di budget, a fronte dell’aumento dei volumi operativi, dell’implementazione delle diverse progettualità commerciali e operative e dei costi riconducibili alle operazioni di cartolarizzazione. Il Cost/Income, principale indicatore dell'efficienza industriale, si attesta al 68,64% (57,94% rilevato al 31 dicembre 2016) e – escludendo spese e oneri a sostegno del sistema bancario e il costo riferito all’attivazione del Fondo Esuberi – risulta pari al 62,81% confermando il buon grado di efficienza di Banca C.R. Asti tenuto conto degli oneri connessi alle strategie di sviluppo finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di medio-lungo termine. I Fondi Propri individuali, comprensivi dell’apporto riconducibile all’utile di periodo al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano a 1.016 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta di fatto il patrimonio di qualità primaria, è conseguentemente pari al 15,72%. Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2017 è invece pari al 19,11%. L’indice di leva finanziaria è pari a 11,09, in diminuzione di 1,49 punti percentuali rispetto al livello di fine 2016. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti, ai fini della determinazione del Patrimonio di Vigilanza, ha deliberato di prevedere nel progetto di bilancio (da sottoporre all’Assemblea dei Soci) la distribuzione di un dividendo pari a € 0,20 per azione, corrispondente ad un monte dividendi di circa 12 milioni di euro. I risultati sopra illustrati comprovano ulteriormente la capacità della Banca - nonostante un quadro economico e finanziario che, sebbene in lieve miglioramento, non può ancora definirsi favorevole alla redditività delle aziende bancarie - di corrispondere alla fiducia ricevuta dagli stakeholders con un’adeguata generazione di valore, soprattutto in termini di ininterrotta remunerazione agli azionisti, senza intaccare i solidi fondamentali del Gruppo, con particolare riferimento a patrimonializzazione, liquidità e coverage dei crediti deteriorati. PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA BIVERBANCA S.P.A. AL 31/12/2017 Raccolta diretta: 2.998 milioni di Euro (+3,95% su 31/12/2016) Raccolta gestita: 1.412  milioni di Euro (+6,42% su 31/12/2016) Raccolta globale: 5.683 milioni di Euro (+2,01% su 31/12/2016) Impieghi economici a clientela: 1.678 milioni di Euro (invariato su 31/12/2016) Utile netto: 5,3 milioni di Euro (-5,9 milioni di Euro a/a) ROE: 1,45% (2,96% al 31/12/2016) corrispondente al 2,15% (3,70% al 31/12/2016) se si escludono i contributi e gli oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi Cost income: 77,21% escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi CET 1 Ratio: 19,40% (20,85% al 31/12/2016) Total Capital Ratio: 19,40% (20,85%% al 31/12/2016) Indice di leva finanziaria: 10,07 (11,03 al 31/12/2016) Coverage ratio sofferenze: 62,75% (61,42% al 31/12/2016) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 52,52% (51,28% al 31/12/2016) PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 31/12/2017 Volume di finanziamenti erogati: 431 milioni di Euro (+10,4% a/a) Utile netto: 10,9 milioni di Euro (+17,71% a/a) ROE: 19,11% (18,4% al 31/12/2016) Cost income: 47,70% (48,14% al 31/12/2016) CET 1 Ratio: 27,33% (14,92% al 31/12/2016) Total Capital Ratio: 27,33% (14,92% al 31/12/2016) Diffuso tramite SDIR 1Info il 8.2.2018 alle ore 16.21 Allegati: Stato patrimoniale e Conto Economico riclassificati 2017 Banca di Asti Stato patrimoniale e Conto Economico riclassificati 2017 Gruppo C.R. Asti
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Approvato l’utile semestrale consolidato 2017 del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed individuale della Capogruppo
Asti, 7 agosto 2017
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di lunedì 7 agosto, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata.Confermato il quadro di robusti fondamentali:CET 1 ratio consolidato al 11,51% e Total Capital Ratio consolidato al 14,14%, ampiamente superiori ai requisiti minimi regolamentari (vedi successiva tabella)solida situazione di liquidità, LCR pari al 169,4% e NSFR gestionale superiore al 140%elevato coverage dei crediti deteriorati, superiore al 50% a livello consolidato.Positiva dinamica degli impieghi economici a clientela (+4,44% rispetto a fine 2016) che conferma il continuo sostegno offerto a imprese e famiglie.Massa Fiduciaria del Gruppo superiore a 15 miliardi di euro e Prodotto Bancario Lordo oltre 22 miliardi di euro. Ulteriore rilevante incremento delle masse di risparmio gestito (+286 milioni di euro rispetto al 31/12/2016; +10,1%) a beneficio della quota ricorrente di ricavi da servizi.Sensibile contrazione del costo del rischio, con rettifiche nette su crediti in diminuzione a/a del28,1%. Stock di crediti in Sofferenza e di Inadempienze Probabili in riduzione sia in termini assoluti che di incidenza sugli impieghi, in assenza di operazioni di cessione. Flussi di ingresso a sofferenze in riduzione a/a del 61% e tasso di decadimento in contrazione a/a di 127 bps (-61%).Utile netto consolidato a 10,2 milioni di euro (+90,7% a/a) – in linea con gli obiettivi di periodo,nonostante i costi straordinari connessi all’attivazione del “Fondo Esuberi” e l’ulteriore svalutazione del Fondo Atlante – corrispondenti a 17,7 milioni (+80,3% a/a) escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario1.RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 30/06/2017Raccolta diretta: 9.066 milioni di Euro (-13,18% su 31/12/2016), di cui da clientela 7.853 milioni di Euro (invariata su 31/12/2016)Raccolta gestita: 3.114 milioni di Euro (+10,1% su 31/12/2016)Raccolta globale: 15.146 milioni di Euro (-6,72% su 31/12/2016), di cui da clientela 13.934 milioni di euro (+2,07% su 31/12/2016)Crediti netti a clientela: 7.207 milioni di Euro (+4,44% su 31/12/2016), interamente rappresentati da impieghi economiciUtile netto di periodo: 10,2 milioni di Euro (+90,7% a/a); 17,7 milioni di Euro escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario (+80,3% a/a);ROE annualizzato: 2,16%Cost income: 64,69% escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi;CET 1 Ratio: 11,51% (12,93% al 31/12/2016)Total Capital Ratio: 14,14% (15,79% al 31/12/2016)Indice di leva finanziaria: 14,44Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli regolamentari: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 169,40% – NSFR (Net Stable Funding Ratio) gestionale superiore al 140%Coverage ratio sofferenze: 61,10% (60,47% al 31/12/2016)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,09% (50,08% al 31/12/2016)Le risultanze del primo semestre 2017 confermano un quadro di elevata solidità in termini di Ratios patrimoniali sia individuali che consolidati, ampiamente superiori ai limiti minimi regolamentari stabiliti per il Gruppo C.R. Asti dall’Autorità di Vigilanza nell’ambito del processo SREP2, con un ampio cuscinetto di surplus patrimoniale (tra i più elevati del sistema).RIEPILOGO COEFFICIENTI PATRIMONIALI AL 30 GIUGNO 2017Coefficienti patrimonialiCET 1TIER 1Total CapitalCR Asti14,74%14,74%18,02%Biverbanca20,16%20,16%20,16%Pitagora13,95%n.a.13,95%GRUPPO C.R. ASTI11,51%11,51%14,14%SREP (Overall Capital Requirement)6,15%7,80%10,00%Surplus Patrimoniale+536 pb€ 398 mln+371 pb€ 275 mln+414 pb€ 307 mlnL’utile netto realizzato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel corso del 1° semestre 2017 ammonta a 10,2 milioni di euro, in deciso incremento rispetto al corrispondente dato del 1° semestre 2016 pari a 5,4 milioni di euro.Le attività gestite ammontano a 15,2 miliardi di euro (-6,72% su 31/12/2016); la raccolta diretta è pari a 9.066 milioni di euro (-13,18% su 31/12/2016) e costituisce, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa, mentre la raccolta indiretta si attesta a 6.080 milionidi euro (+4,91% su 31/12/2016).La quota retail della raccolta diretta, pari a 7.853 milioni di euro è sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2016, mentre il risparmio gestito ha registrato un rilevante incremento attestandosi a 3.114 milioni di euro (+10,10% su 31/12/2016).I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 7.207 milioni di euro (+4,44% su 31/12/2016) e confermano la volontà e la capacità del Gruppo di fornire sostegno concreto allo sviluppo dell’economia reale.Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 90,9 milioni di euro in incremento di 5,8 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016 (+6,77%).Le rettifiche nette su crediti effettuate nel semestre ammontano a 29,5 milioni (41,5 milioni nell’analogo periodo del 2016, pari a -29,05%) determinando un costo del credito annualizzato pari allo 0,82% degli impieghi netti verso la clientela (1,19% nel primo semestre 2016) e riflettendo un progressivo e significativo miglioramento della qualità del credito, correlato anche ai tenui segnalidi ripresa dell’economia.Conseguentemente a tali accantonamenti, a conferma dei rigorosi criteri di valutazione adottati in materia di stima delle perdite attese, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,09% (50,08% a fine anno precedente) e rimane sensibilmente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative.In particolare, i crediti in sofferenza – che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 6,26% – presentano un livello di copertura del 61,10%, in incremento rispetto al 60,47% registrato al 31 dicembre 2016.Il margine di intermediazione netto è pari a 146,2 milioni di euro e include:le commissioni nette che ammontato i 51,5 milioni di euro a fronte del dato del primo semestre 2016 pari a 52,7 milioni di euro (-2,28%); tale variazione risente delle differenze a/a riscontrabili nella della struttura dei ricavi riferiti alla controllata Pitagora connesse alle modifiche del pricing del prodotto CQS/CQP in aderenza al Protocollo di Autodisciplina del settore; limitando il perimetro di analisi alle banche commerciali del Gruppo, infatti, le commissioni nette presentano un significativo incremento a/a pari al 7,95%;il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 4,5 milioni di euro (e comprensivo della svalutazione del Fondo Atlante per un ammontare pari a 5,7 milioni di euro) a fronte di un valore pari a 2,2 milioni di euro registrato nel primo semestre 2016.I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 10,2 milioni di euro e sono in prevalenza riferiti alle partecipazioni in Banca d’Italia detenute dalle Banche del Gruppo.I costi operativi ammontano a 126,5 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 71,3 milioni di euro e si presenta in sensibile aumento (+15,35% a/a) rispetto al corrispondente dato del primo semestre 2016. Al netto dell’accantonamento riferito al Fondo Esuberi, il costo del personale risulta pari a 67,1 milioni di euro (+8,64% a/a) e riscontra le scelte strategiche del Gruppo sia in termini di sviluppo commerciale sia di investimento nel capitale umano, per essere in grado di realizzare i propri obiettivi di medio-lungo termine.La componente riconducibile alle altre spese amministrative, pari a 43,3 milioni di euro – considerate escludendo i contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS (pari a 5 milioni di euro) – ha registrato un incremento a/a per circa 4,9 milioni di euro (+12,69%) in prevalenza legato all’incremento dei volumi operativi e ai costi riferibili alle operazioni di cartolarizzazione finalizzate a consolidare il profilo di liquidità del Gruppo.Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per il 1° semestre 2017 si attesta al 76,95%. Il suo valore gestionale, vale a dire ricalcolato escludendo gli oneri a sostegno del sistema bancario e il costo straordinario riferito al Fondo Esuberi, si attesta al 64,69%.I Fondi Propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, comprensivi dell’apporto riconducibile all’utile di periodo al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 30 giugno 2017 a 1.050 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari all’11,51%. Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2017 è invece pari al 14,14%.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto tangibile (denominatore) è pari a livello di Gruppo a 14,44 e risulta in lieve decremento rispetto al livello registrato al 31 dicembre 2016, che ammontava a 14,76.RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R. ASTI S.P.A. AL 30/06/2017Raccolta diretta: 6.209 milioni di Euro (-17,92% su 31/12/2016), di cui da clientela 4.972 milioni di Euro (invariato su 31/12/2016)Raccolta gestita: 1.733 milioni di Euro (+15,47% su 31/12/2016)Raccolta globale: 9.642 milioni di Euro (-9,78% su 31/12/2016), di cui da clientela 8.405 milioni di euro (+3,70% su 31/12/2016)Crediti netti a clientela: 5.454 milioni di Euro (+5,71% su 31/12/2016), interamente rappresentati da impieghi economiciUtile netto di periodo: 9,4 milioni di Euro; 15,9 milioni di Euro escludendo contributi e onerirelativi al sistema bancario (+10,58% a/a)ROE annualizzato: 2,46%Cost income: 58,17% escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi;CET 1 Ratio: 14,74% (16,84% al 31/12/2016)Total Capital Ratio: 18,02% (20,60% al 31/12/2016)Indice di leva finanziaria: 12,38Coverage ratio sofferenze: 61,20% (60,25% al 31/12/2016)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,38% (50,22% al 31/12/2016)Il primo semestre 2017 si è positivamente concluso per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha conseguito un utile netto di 9,4 milioni di euro. Escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi, il risultato netto risulta pari a 17,5 milioni (+21,83% rispetto al dato del primo semestre 2016 ricalcolato con criteri omogenei).Le attività finanziarie gestite ammontano a 9.642 milioni di euro (-9,78% su 31/12/2016); la raccolta diretta si attesta a 6.208 milioni di euro (-17,92% su 31/12/2016) e rimane pertanto la componente più significativa dell’aggregato complessivo, mentre la raccolta indiretta ammonta a 3.433 milioni di euro (+9,96% su 31/12/2016).Lo stock di raccolta diretta riferita alla clientela è pari a 5.441 milioni di euro si presenta in sostanziale stabilità rispetto al 31 dicembre 2016, mentre si registra una crescita sostenuta del risparmio gestito che si attesta a 1.733 milioni di euro (+15,47%).I crediti netti verso clientela ammontano a 5.454 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto a fine anno precedente (+5,71%). L’andamento dell’aggregato, interamente costituito da impieghi economici, conferma concretamente la politica di sostegno finanziario che la Banca continua ad attuare nei confronti di imprese e famiglie.Il margine di interesse, al lordo delle rettifiche di valore su crediti, si è attestato a 68,9 milioni di euro, in aumento del 10,07% rispetto al dato riferito al 30 giugno 2016.Le rettifiche nette su crediti, che ammontato a 24,2 milioni di euro, sono diminuite di 7,1 milioni di euro a/a (pari a -22,70%) e determinano un conseguente costo del credito annualizzato pari allo 0,89% dei crediti netti verso clientela che, seppur nell’ambito di politiche di accantonamento che rimangono improntate al massimo rigore, risulta in contrazione rispetto all’1,20% rilevato al 30 giugno 2016 e conferma i positivi segnali di ripresa che provengono dall’economia reale.A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,38% (a fronte di un dato riferito al 31/12/2016 pari al 50,22%), livello che rimane significativamente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative.In particolare, i crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore incidono sul totale dei crediti per il 6,19% ed il loro livello di copertura risulta essere pari al 61,20%, in incremento rispetto al 31 dicembre 2016.Pertanto, al netto delle rettifiche di valore su crediti, il margine di interesse ammonta a 44,7 milioni di euro e risulta in aumento, rispetto al 30 giugno 2016, di 13,4 milioni di euro (+42,87%), mentre il margine di intermediazione netto, nonostante la svalutazione del Fondo Atlante abbia negativamente inciso per circa 5,7 milioni di euro, si attesta a 87 milioni di euro (77,9 milioni di euro al 30 giugno 2016, +11,78%).Le commissioni nette ammontano a 32,9 milioni di euro, con un robusto incremento (+11,50%) rispetto al 30 giugno 2016 legato in prevalenza ai comparti del risparmio gestito e delle assicurazioni del ramo danni.I dividendi su partecipazioni, pari a 8,9 milioni di euro, sono quasi interamente riconducibili allapartecipazione detenuta in Banca d’Italia e alle controllate Biverbanca e Pitagora.Le spese per il personale, pari a 42,7 milioni di euro, risultano in aumento del 17,31% rispetto al dato al 30 giugno 2016. Al netto dell’accantonamento riferito al Fondo Esuberi, tale voce scende a 40,3 milioni di euro e presenta un incremento a/a pari al 10,69%, e riscontra le scelte strategiche del Gruppo in termini di sviluppo commerciale, di investimento nel capitale umano e di accentramento di funzioni della controllata Biverbanca a scopo di efficientamento.Le altre spese amministrative, depurate dall’impatto dei contributi al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo Interbancario dei Depositi per complessivi 3,6 milioni di euro, presentano un significativo incremento pari al 18,25% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, in linea con il budget di periodo, a fronte di incremento dei volumi operativi, di implementazione delle progettualità commerciali e operative e dei costi riferibili alle operazioni di cartolarizzazione.Il Cost/Income, principale indicatore dell’efficienza industriale, si attesta al 66,52% (57,94% rilevato al 31 dicembre 2016) e – escludendo spese e oneri a sostegno del sistema bancario e il costo riferito all’attivazione del Fondo Esuberi – risulta pari al 58,17% confermando il buon grado di efficienza di Banca C.R. Asti.I Fondi Propri individuali, comprensivi dell’apporto riconducibile all’utile di periodo al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano a 1.009 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta di fatto il patrimonio di qualità primaria, è conseguentemente pari al 14,74%. Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2017 è invece pari al 18,02%.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto al netto delle attività immateriali (denominatore) è pari a 12,38, in diminuzione di 0,20 punti percentuali rispetto al livello di fine 2016.PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA BIVERBANCA S.P.A. AL 30/06/2017Raccolta diretta: 2.893 milioni di Euro (+0,32% su 31/12/2016)Raccolta gestita: 1.381 milioni di Euro (+4,02% su 31/12/2016)Raccolta globale: 5.575 milioni di Euro (+0,09% su 31/12/2016)Impieghi economici a clientela: 1.698 milioni di Euro (+1,24% su 31/12/2016)Utile netto: 5 milioni di Euro (+2,3 milioni di Euro a/a)ROE annualizzato: 2,79%Cost income: 71,27% escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario e i costistraordinari connessi all’attivazione del Fondo EsuberiCET 1 Ratio: 20,16% (20,85% al 31/12/2016)Total Capital Ratio: 20,16% (20,85%% al 31/12/2016)Indice di leva finanziaria: 10,91Coverage ratio sofferenze: 61,37% (61,42% al 31/12/2016)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,19% (51,28% al 31/12/2016)PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 30/06/2017Volume di finanziamenti erogati: 200 milioni di Euro (invariato a/a)Utile netto: 7,6 milioni di Euro (+36,38% a/a)ROE annualizzato: 32,72%Cost income: 43,87%CET 1 Ratio: 13,95% (14,92% al 31/12/2016)Total Capital Ratio: 13,95% (14,92% al 31/12/2016)Diffuso tramite SDIR 1Info il 7.8.2017 alle ore 17.05Dati semestrali Banca di Asti – 30 giugno 2017Dati semestrali consolidati Gruppo C.R. Asti – 30 giugno 20171Contributi ordinari e straordinari al Fondo di Risoluzione, contributi al Fondo di Garanzia dei Depositi (FITD) e oneri riferiti alle rettifiche di valore operate in relazione al Fondo Atlante.2In data 13 giugno 2017 Banca d’Italia ha comunicato alla Capogruppo il proprio provvedimento circa i valori dei requisiti minimi di capitale da rispettare a livello consolidato in relazione al periodico processo di revisione prudenziale (SREP) condotto sul Gruppo C.R. Asti.
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Ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su Hi-MTF (segmento Order Driven)
Asti, 28 luglio 2017
La sede Banca di Asti Facendo seguito all'informativa del 13 luglio 2017 si comunica che, in data 27 luglio 2017, le azioni della Banca sono state ammesse a negoziazione sul mercato Hi-MTF ("Hi-MTF"), sistema multilaterale di negoziazione gestito da Hi-MTF SIM S.p.A., segmento "Order Driven". L'avvio delle negoziazioni avverrà a partire dal 31 luglio 2017. Le informazioni riguardanti la negoziazione delle azioni, così come il regolamento completo del mercato Hi-MTF segmento "Order Driven" il "Regolamento") sono disponibili sul sito www.himtf.com. In conformità a quanto previsto dal Regolamento, la Banca ha determinato il prezzo di avvio delle negoziazioni in Euro 11,20. Ai fini di tale determinazione, il Consiglio di Amministrazione è stato assistito da EY S.p.A. che ha rilasciato una relazione di stima avente ad oggetto considerazioni valutative in merito alle azioni Cassa di Risparmio di Asti S.p.A.. L'art. 66 del Regolamento dispone, infatti, che il prezzo di avvio delle negoziazioni determinato dall'organo con funzione di supervisione strategica debba essere confermato dal parere di un esperto terzo indipendente. Ai fini delle valutazioni, è stato adottato un approccio valutativo di mercato basato sul confronto analitico fra la Banca e le altre realtà bancarie i cui titoli sono trattati su mercati con meccanismi di formazione del prezzo trasparenti, integrato con metodologie analitiche basate sui fondamentali della Banca e sono pertanto state sviluppate, quali metodologie valutative, il metodo dei multipli di mercato quale metodo principale di valutazione e il metodo del dividend discount model e il metodo del warrant equity model quali metodi di conforto. Si precisa che il prezzo di avvio delle negoziazioni non rappresenta il possibile effettivo prezzo di asta che sarà soggetto a potenziali oscillazioni secondo le dinamiche dimercato. Ai sensi del Regolamento, sono stati determinati, inoltre, il limite di inserimento degli ordini (e cioè il limite massimo di variazione del prezzo di inserimento degli ordini rispetto al prezzo di riferimento che in fase di avvio delle negoziazioni coincide con il prezzo di avvio delle negoziazioni e il limite di validazione del prezzo teorico d'asta (e cioè il limite massimo di variazione del "prezzo teorico d'asta", come definito nel Regolamento, rispetto al prezzo di riferimento) e le soglie di significatività. In linea con quanto previsto dal mercato Hi-MTF, i limiti di inserimento degli ordini e di validazione del prezzo sono stati determinati in +/–8% rispetto al prezzo di riferimento per il primo "periodo intermedio di osservazione" (come definito nel Regolamento) con successivi eventuali ampliamenti di ulteriori +/-4% in caso di scambi inferiori ad una soglia minima di scambi come di seguito definita. A tal riguardo, si segnala che gli ordini immessi al di fuori di tali limiti saranno automaticamente rifiutati dal mercato. Con riferimento alle soglie di significatività, in conformità a quanto previsto dal Regolamento, si evidenzia che (i) la soglia minima, che rappresenta il controvalore di scambi minimo, misurato al termine di ciascun periodo intermedio di osservazione, è stata stabilita pari allo 0,10% della capitalizzazione di mercato; (ii) la soglia di riferimento, che rappresenta il controvalore di scambi misurato, in occasione di ogni asta, in modo cumulato all'interno dell’intero periodo di osservazione, è stata stabilita pari al 2% della capitalizzazione di mercato (al momento del superamento della soglia di riferimento il mercato ricalcolerà il prezzo di riferimento); e (iii) la soglia di liquidità, che rappresenta il controvalore di scambi minimo misurato in modo cumulato alla fine dell'intero periodo di osservazione, è stata determinata pari allo 0,60%. Si comunica che la Banca potrà impiegare il fondo azioni proprie, nei limiti di legge e delle autorizzazioni vigenti, per le finalità determinate dal Consiglio di Amministrazione, tra le quali il sostegno della liquidità del titolo azionario, della efficienza del mercato e della costituzione del c.d. "magazzino titoli". Si rinvia, in proposito, alla "Politica per l'acquisto di azioni proprie Cassa di Risparmio di Asti S.p.A." pubblicata sul sito internet della Banca, sezione "Investor Relations". Si segnala infine che, in considerazione dell'ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su Hi-MTF, il servizio di mediazione delle azioni Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. svolto dalla Banca già sospeso a far data dal 12 luglio u.s., è stato definitivamente interrotto. Si evidenzia che all'esito dell'ultima asta tenutasi in data 12 luglio 2017 tutte le proposte di vendita "al meglio" e, cioè, senza limiti di prezzo sono state eseguite mentre sono risultate non eseguite esclusivamente le proposte di vendita che prevedevano un limite di prezzo non compatibile con il prezzo di riferimento determinato all'esito dell'asta. Tali proposte di vendita non eseguite, in ragione delle differenti caratteristiche rispetto agli ordini ricevibili sul mercato Hi-MTF, sono da intendersi decadute e non potranno essere eseguite. I soci interessati saranno, pertanto, tenuti a rinnovare gli stessi quali ordini di vendita da inserire sul mercato Hi-MTF secondo le regole del mercato. Avvertenza:Non vi sarà alcuna offerta al pubblico delle azioni della Banca né in Italia né in alcun paese estero. Il presente comunicato stampa è redatto a soli fini informativi per dare atto dell'ammissione alle negoziazioni delle azioni della Banca su Hi-MTF e non costituisce proposta di investimento né offerta al pubblico o invito a sottoscrivere o acquistare strumenti finanziari né in Italia né in qualsiasi altro Paese. Le azioni menzionate in questo comunicato stampa non possono essere offerte o vendute né in Italia, né negli Stati Uniti né in qualsiasi altra giurisdizione senza registrazione ai sensi delle disposizioni applicabili o una esenzione dall'obbligo di registrazione ai sensi delle disposizioni applicabili. Le azioni menzionate in questo comunicato stampa non sono state e non saranno registrate ai sensi dello US Securities Act of 1933 né ai sensi delle applicabili disposizioni in Italia, Australia, Canada, Giappone né in qualsiasi altra giurisdizione. Diffuso tramite SDIR 1Info il 28.07.2017 alle ore 10.03
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Approvata la presentazione della domanda di ammissione a negoziazione delle azioni su Hi-MTF
Asti, 13 luglio 2017
Si comunica che, in esecuzione della delibera dell’Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione, in data 13 luglio 2017, ha approvato la presentazione della domanda di ammissione a negoziazione delle azioni della Banca sul mercato Hi-MTF (“Hi-MTF”), sistema multilaterale di negoziazione gestito da Hi-MTF SIM S.p.A., segmento “Order Driven”. L’ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su Hi-MTF e la data di avvio delle negoziazioni saranno stabilite dai competenti organi di gestione del mercato e saranno oggetto di appositi comunicati stampa. In considerazione dell’approvazione della domanda di ammissione e nelle more del procedimento di ammissione, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la sospensione del servizio di mediazione delle azioni C.R. Asti svolto dalla Banca. Avvertenza: Non vi sarà alcuna offerta al pubblico delle azioni della Banca né in Italia né in alcun paese estero. Il presente comunicato stampa è redatto a soli fini informativi e non costituisce proposta di investimento né offerta al pubblico o invito a sottoscrivere o acquistare strumenti finanziari né in Italia né in qualsiasi altro Paese in cui tale offerta o sollecitazione sarebbe soggetta a restrizioni o all’autorizzazione da parte di autorità locali o comunque vietata ai sensi di legge. Le azioni menzionate in questo comunicato stampa non possono essere offerte o vendute né in Italia, né negli Stati Uniti né in qualsiasi altra giurisdizione senza registrazione ai sensi delle disposizioni applicabili o una esenzione dall’obbligo di registrazione ai sensi delle disposizioni applicabili. Le azioni menzionate in questo comunicato stampa non sono state e non saranno registrate ai sensi dello US Securities Act of 1933 né ai sensi delle applicabili disposizioni in Italia, Australia, Canada, Giappone né in qualsiasi altra giurisdizione. Diffuso tramite SDIR 1Info il 13.07.2017 alle ore 14.48
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Banca di Asti: Assemblea degli Azionisti. Bilancio in utile, dividendo per i soci, credito a famiglie e imprese, progetto di quotazione.
Asti, 28 aprile 2017
Il tavolo dei relatori Si è svolta oggi, 28 aprile presso il Teatro Alfieri di Asti, l’Assemblea degli Azionisti di Banca di Asti chiamata a esprimersi, tra l’altro, sul bilancio 2016, sulle politiche di remunerazione e sul progetto di ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su un sistema multilaterale di negoziazione. Il 2016 si è chiuso in maniera positiva per la banca astigiana e per le aziende del Gruppo: i numeri rappresentano una banca in buona salute, con elevati livelli di patrimonializzazione, in grado di raggiugere gli obiettivi economici prefissati, di produrre utili e di pagare il dividendo ai propri soci. Nell’illustrare il bilancio 2016 il presidente Aldo Pia ha evidenziato come, in un contesto in cui i buoni risultati non sono affatto scontati, Banca di Asti abbia conseguito, nonostante una sensibile riduzione del costo del denaro,  un utile netto pari a 19,5 milioni di euro, che salgono a 28 milioni se si escludono i contributi e gli oneri versati a sostegno dell’intero sistema bancario. Gli indici di patrimonializzazione permangono ampiamente superiori a quanto richiesto dagli organi di vigilanza: CET 1 Ratio: 16,84% (requisito regolamentare: 5,1%); Total Capital Ratio: 20,60% (requisito regolamentare: 8,6%). Anche a livello consolidato, sebbene in misura più contenuta, i coefficienti sono al di sopra dei requisiti minimi richiesti: CET 1 Ratio 12,9% (requisito regolamentare 7%), Total Capital Ratio 15,8% (requisito regolamentare 10,5%). L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2016 e la distribuzione del dividendo: agli azionisti saranno riconosciuti € 0,17 per ogni azione, per complessivi 10,2 milioni di euro distribuiti. Ma come è cambiata Cassa di Risparmio di Asti nel corso del tempo? Per analizzare il percorso di crescita dell’istituto bancario, abbiamo preso in esame gli ultimi 10 anni, dal 2006 al 2016: occorre precisare che l’evoluzione è stata caratterizzata dall’acquisizione di Biver Banca nel 2012 e di Pitagora nel 2015. Pertanto i dati analizzati si riferiscono a Banca Cassa di Risparmio di Asti fino al 2012 e al Gruppo Cassa di Risparmio di Asti a partire dall’1/1/2013. Alla fine del 2006  la Banca era presente con 113 punti di presenza sul territorio che sono diventati 325 a fine 2016, includendo sportelli bancari e agenzie Pitagora, diffuse su tutto il territorio nazionale. Nel 2006 gli sportelli bancari di Cassa di Risparmio di Asti erano in 2 regioni -  Piemonte e Lombardia - e 5 province – Asti, Alessandria, Torino, Cuneo, Milano: a fine 2016 gli sportelli bancari sono presenti in 4 regioni – si aggiungono Valle d’Aosta e Liguria – e in 13 province – oltre alle 5 tradizionali si aggiungono Biella, Vercelli, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Monza-Brianza, Pavia, Aosta, Genova. La quota di mercato in Piemonte di Banca di Asti per i finanziamenti alle imprese e alle famiglie è passata dal 3,13% del 2006 al 6,13% del 2016, quella relativa ai depositi affidati alla banca astigiana è passata dal 2,32% al 5,34%. Nello specifico, il totale del credito a famiglie e imprese è passato da 3.158 milioni di euro a 6.901 milioni di euro con un incremento del 119% e il totale della raccolta diretta da clientela è passato da 5.720 milioni di euro a 13.651 milioni di euro con un  +139%. Negli ultimi 10 esercizi, dal 2007 al 2016 (dal 2007 al 2012 con riferimento a Banca di Asti e dal 2013 al 2016 a livello consolidato di Gruppo) la somma degli utili netti conseguiti è pari 515,8 milioni di euro, inclusa la rivalutazione delle quote Bankitalia e la relativa tassazione. La somma dei dividendi distribuiti agli azionisti dalle aziende del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti tra il 2006 e il 2016 è pari a 162 milioni di euro. Il numero dei clienti che hanno dato fiducia a Banca di Asti e alle aziende del Gruppo nel periodo 2006-2016 sono passati da 166.882 a 455.656 (+ 173%). Il gruppo bancario oggi dà lavoro a 1.872 persone: nel 2006 erano 865. Il piano di assunzioni degli ultimi anni ha portato all’ingresso di numerosi giovani che hanno dato  nuovo impulso all’innovazione e alla crescita delle aziende del Gruppo bancario: ed è proprio sui giovani che l’istituto di credito conta per portare la banca nel futuro, con strumenti e servizi tecnologicamente avanzati. L’assemblea ordinaria ha, infine, approvato il progetto di ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) che la Banca intende realizzare alla luce dell’impianto normativo MiFID 2 / MiFIR di prossima entrata in vigore e della sua potenziale idoneità a supportare la liquidità delle azioni. L’individuazione del sistema multilaterale di negoziazione e la tempistica del progetto saranno oggetto di valutazione nei prossimi mesi e di appositi comunicati stampa. Il tavolo dei relatori Aldo Pia, Presidente Cassa di Risparmio di Asti Aldo Pia Carlo Demartini Mario Sacco, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Gli studenti che hanno partecipato all’Assemblea Cassa di Risparmio di Asti
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Convocazione dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti – Aprile 2017
Asti, 6 aprile 2017
Si comunica che l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti è convocata, presso il Teatro Alfieri, in Asti - Via Leone Grandi n.16, per il giorno 28 aprile 2017 alle ore 16.00 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 2 maggio 2017 alle ore 16.00, presso la Sede della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., in Asti – Piazza Libertà n. 23, per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016. Deliberazioni relative. 2. Fissazione dei compensi e delle medaglie di presenza al Consiglio di Amministrazione. 3. Autorizzazione ad acquistare ed a disporre di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter del Codice Civile. 4. Politiche di remunerazione e di incentivazione. 5. Politiche interne di Gruppo in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati. 6. Progetto di ammissione a negoziazione delle azioni su sistema multilaterale di negoziazione. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Con riferimento al punto 6) all’ordine del giorno, si precisa che si tratta del progetto di ammissione a negoziazione delle azioni della Banca su un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) che la Banca intende realizzare alla luce dell’impianto normativo MiFID 2 / MiFIR di prossima entrata in vigore e della sua potenziale idoneità a supportare la liquidabilità delle azioni. Subordinatamente all’approvazione da parte dell’Assemblea, l’individuazione del sistema multilaterale di negoziazione e la tempistica del progetto saranno oggetto di valutazione nei prossimi mesi e di appositi comunicati stampa. Si precisa che, nelle more della realizzazione del progetto di ammissione su MTF, il sistema di mediazione delle azioni CR Asti svolto dalla Banca proseguirà nei termini e alle condizioni usuali, secondo quanto previsto nel relativo Regolamento pubblicato sul sito web della Banca. Ai sensi dell’art 8 comma 8 dello Statuto Sociale “Possono intervenire all'Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto e in favore dei quali l'intermediario abilitato abbia rilasciato la comunicazione prevista dalla normativa applicabile. La comunicazione deve pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione, fatte salve le previsioni di legge. Le relative azioni sono indisponibili sino a quando l'Assemblea non abbia avuto luogo o fino a che la comunicazione non sia stata annullata. Per ulteriori informazioni, si rinvia al progetto di bilancio individuale e al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 che saranno messi a disposizione presso la Sede della Società, in Asti, Piazza Libertà n. 23 nonché sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it, Sezione Investor Relations. L’avviso di convocazione dell’Assemblea è stato pubblicato sul quotidiano La Stampa nonché sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it in data 6 aprile 2017. Per riferimenti: sitophp8.bancadiasti.it, [email protected], telefono 0141 393258. Asti, 6 aprile 2017
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Gruppo Cassa di Risparmio di Asti utile netto consolidato 2016: 24,3 milioni di euro
Asti, 9 febbraio 2017
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di giovedì 9 febbraio, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata.Confermato il quadro di solidità dei fondamentali:CET 1 ratio consolidato al 12,93% e Total Capital Ratio consolidato al 15,79%, tra i più elevati del sistema bancario e ampiamente superiori ai requisiti minimi regolamentari (vedi successiva tabella)robusta situazione di liquidità, LCR pari al 166% e NSFR 165%elevato coverage dei crediti deteriorati, superiore al 50%Positiva dinamica degli impieghi economici a clientela (con un erogato complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro) a conferma del costante sostegno a imprese e famiglie.Marcata espansione delle masse di risparmio gestito (+373 milioni di euro a/a; +15%) a beneficio della quota ricorrente di ricavi commissionali.Massa Fiduciaria oltre 16 miliardi di euro e Prodotto Bancario Lordo oltre 23 miliardi di euro.Costi operativi delle banche del Gruppo sostanzialmente invariati.Utile netto consolidato 2016 pari a 24,3 milioni di euro (35,4 milioni escludendo contributi e oneri relativi al sistema bancario[1]).Nel corso del 2016 il Gruppo C.R. Asti è stato oggetto di ispezione generale da parte della Banca d’Italia. Tale accertamento ha fatto emergere risultanze che sono state rappresentate al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo il 19 gennaio u.s. e che, nell’ambito dello spettro valutativo adottato dall’Autorità di Vigilanza, si posizionano in area positiva.[1]Contributi ordinari e straordinari al Fondo di Risoluzione, contributi al Fondo di Garanzia dei Depositi (FITD) e oneri riferiti alle rettifiche di valore operate in relazione al Fondo Atlante.RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 31/12/2016CET 1 Ratio: 12,93% (12,81% al 31/12/2015)Total Capital Ratio: 15,79% (15,79% al 31/12/2015)Raccolta diretta: 10.441 milioni di Euro (+2,50% su 31/12/2015)Raccolta gestita: 2.849 milioni di Euro (+15,05% su 31/12/2015)Raccolta globale: 16.280 milioni di Euro (+0,37% su 31/12/2015)Crediti netti a clientela: 6.901 milioni di Euro (+1,56% su 31/12/2015), interamente rappresentati da impieghi economiciUtile netto: 24,26 milioni di Euro (-28,81% su 2015); 35,5 milioni di Euro escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancarioROE: 2,46% (3,60% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancario)Cost income: 59,57% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancarioIndice di leva finanziaria: 14,76Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli regolamentari: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 166% – NSFR (Net Stable Funding Ratio) 165%Coverage ratio sofferenze: 60,47% (60,11% al 31/12/2015)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,08% (50,73% al 31/12/2015)Le risultanze per l’esercizio 2016 confermano un quadro di elevata solidità in termini di Ratios patrimoniali sia individuali che consolidati, ampiamente superiori ai limiti minimi regolamentari stabiliti per il Gruppo C.R. Asti dall’Autorità di Vigilanza nell’ambito del processo SREP [2], con un ampio cuscinetto di surplus patrimoniale (tra i più elevati del sistema).RIEPILOGO COEFFICIENTI PATRIMONIALI AL 31/12/2016    Coefficienti patrimonialiCET 1TIER 1Total Capital    CR Asti16,84%16,84%20,60%Biverbanca20,85%20,85%20,85%Pitagora14,92%14,92%14,92%    GRUPPO C.R. ASTI12,93%12,94%15,79%SREP7,00%8,50%10,50%Surplus Patrimoniale+593 pb+444 pb+529 pb€ 409 mln€ 306 mln€ 365 mlnL’utile netto realizzato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel corso del 2016 ammonta a 24,3 milioni di euro, in linea con quanto pianificato, a fronte di un corrispondente dato del 2015 pari a 34,1 milioni di euro, che aveva beneficiato di un maggiore contributo da proventi finanziari. Tale risultato è composto da 19,7 milioni di euro di utili pertinenza della Capogruppo e da 4,6 milioni di euro di utili di pertinenza di terzi.Le attività gestite per conto della clientela ammontano a 16,3 miliardi di euro (+0,37% su 31/12/2015); la raccolta diretta è pari a 10,4 miliardi di euro (+2,50% su 31/12/2015) e rimane, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa, mentre la raccolta indiretta si attesta a 5,8 miliardi di euro (-3,22% su 31/12/2015).La quota retail della raccolta diretta registra un leggero aumento (+0,59%) rispetto al 31 dicembre 2015, mentre il risparmio gestito si presenta in deciso incremento (+15,05% su 31/12/2015) a 2,85 miliardi di euro.I crediti netti verso clientela si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 6,9 miliardi di euro (+1,56% su 31/12/2015) e confermano la volontà e la capacità di sostenere famiglie e imprese in questa prolungata e sfavorevole fase del ciclo economico, con erogazioni complessive di oltre 1,5 miliardi di euro.Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 170,7 milioni di euro, in incremento di 8 milioni di euro rispetto al 2015 (+4,91%)Le rettifiche nette su crediti effettuate nell’anno ammontano a 93,6 milioni (94,7 milioni nell’analogo periodo del 2015, pari a -1,18%) determinando un costo del credito (al netto degli utili da cessione) annualizzato pari all’1,37% degli impieghi netti verso la clientela, sostanzialmente in linea con il dato di 1,40% rilevato nel 2015.Conseguentemente a tali accantonamenti, a conferma dei rigorosi criteri di valutazione adottati per la stima delle perdite attese, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,08% (50,73% a fine anno precedente), sensibilmente superiore alla media del settore creditizio[3].In particolare, i crediti in sofferenza – che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 6,69% – presentano un livello di copertura del 60,47%, in leggero incremento rispetto al 60,11% registrato al 31 dicembre 2015.Il margine di intermediazione netto è pari a 269,5 milioni di euro e include:le commissioni nette, che raggiungono i 110,7 milioni di euro e si presentano in significativo incremento (+9,99%) rispetto al 2015 (100,65 milioni di euro); tale dinamica beneficia anche dell’apporto della controllata Pitagora, le cui risultanze economiche per il 2016 sono state interamente incluse nel perimetro di consolidamento, mentre per l’esercizio 2015 ciò è avvenuto solo con decorrenza 1° ottobre;il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 35,7 milioni di euro a fronte di un ammontare pari a 68,8 milioni di euro registrato nel 2015.I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 16,1 milioni di euro e sono in prevalenza riferiti alle partecipazioni detenute dalle Banche del Gruppo in Banca d’Italia e in Cedacri.I costi operativi ammontano a 232,4 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 125,7 milioni di euro e, se considerato al netto della quota relativa a Pitagora (non confrontabile a/a), si presenta in riduzione (-0,96% a/a) rispetto al corrispondente dato del 2015.La componente riconducibile alle altre spese amministrative, pari a 65,97 milioni di euro – considerate al netto della componente riferito a Pitagora (non confrontabile a/a) e dei contributi e oneri riferiti al sistema bancario – risulta invece sostanzialmente stabile (+354 mila euro a/a; +0,54%).Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per il 2016 si attesta al 63,87% (59,57% al netto dei contributi e degli oneri riferibili al sistema bancario) e conferma la buona efficienza operativa del Gruppo in un contesto estremamente difficile.I Fondi Propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, comprensivi della quota di utile al netto della proposta di dividendo, ammontano al 31 dicembre 2016 a 1.089 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari al 12,93%, in lieve crescita rispetto al valore di bilancio 2015 (12,81%).  Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2016 è invece pari al 15,79%, invariato rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2015.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto tangibile (denominatore) è pari a livello di Gruppo a 14,8 in leggero incremento rispetto al livello registrato al 31 dicembre 2015 (che ammontava a 13,4) ma comunque su livelli contenuti.[2]In data 24 novembre 2015 Banca d’Italia ha comunicato alla Capogruppo il provvedimento assunto con riferimento ai valori dei requisiti minimi di capitale da rispettare a livello consolidato in relazione al periodico processo di revisione prudenziale (SREP) condotto sul Gruppo C.R. Asti.[3] Rif. rilevazioni ABI e altre fonti informative specialisticheRISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R.ASTI S.P.A. AL 31/12/2016CET 1 Ratio: 16,84% (17,24% al 31/12/2015)Total Capital Ratio: 20,60% (21,42% al 31/12/2015)Raccolta diretta: 7.564 milioni di Euro (+3,28% su 31/12/2015)Raccolta gestita: 1.501 milioni di Euro (+17,96% su 31/12/2015)Raccolta globale: 10.686 milioni di Euro (+0,75% su 31/12/2015)Crediti netti a clientela: 5.160 milioni di Euro (+4,05% su 31/12/2015), interamente rappresentati da impieghi economiciUtile netto: 19,5 milioni di Euro (28 milioni di Euro escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancario)ROE: 2,50% (3,58% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancario)Cost income: 53,04% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancarioIndice di leva finanziaria: 12,58Coverage ratio sofferenze: 60,25% (60,27% al 31/12/2015)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,22% (51,67% al 31/12/2015)L’esercizio 2016 si è positivamente concluso per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha conseguito un utile netto pari a 19,5 milioni di euro, sensibilmente superiore all’obiettivo di budget dopo aver spesato contributi e oneri relativi al sistema bancario pari a 12,5 milioni di euro lordi, al netto dei quali l’utile netto ammonterebbe a 28 milioni di euro.Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 10,7 miliardi di euro (+0,75% su 31/12/2015); la raccolta diretta si attesta a 7,6 miliardi di euro (+3,28% su 31/12/2015) e si conferma pertanto la componente più significativa dell’aggregato complessivo, mentre raccolta indiretta ammonta a 3,1 miliardi di euro (-4,91% su 31/12/2015).Lo stock di raccolta diretta riferita alla clientela retail registra un lieve aumento (+0,62%) rispetto al 31 dicembre 2015, mentre si registra una considerevole crescita del risparmio gestito che si attesta a 1,5 miliardi di euro (+17,96%) che, nell’ambito della raccolta indiretta, rappresenta la componente più remunerativa.I crediti netti verso clientela ammontano a 5,2 miliardi di euro, in sensibile aumento rispetto a fine anno precedente (+4,05%). Nell’andamento dell’aggregato, interamente rappresentato da impieghi economici, trova conferma la politica di sostegno finanziario che la Banca continua a perseguire nei confronti di imprese e famiglie.Il margine di interesse, al lordo delle rettifiche di valore su crediti, si è attestato a 126,4 milioni di euro, in aumento del 4,20% rispetto al dato riferito al 31 dicembre 2015.Le rettifiche nette su crediti, pari a 76,9 milioni di euro, sono aumentate di 7 milioni di euro a/a (+10,05%) e determinano un conseguente costo del credito annualizzato pari all’1,49% dei crediti netti verso clientela che risulta in lieve incremento rispetto all’1,41% rilevato al 31 dicembre 2015,  in linea con politiche di accantonamento che rimangono improntate al massimo rigore.A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,22% (a fronte di un dato riferito al 31/12/2015 pari al 51,67%), livello che rimane significativamente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative.In particolare, i crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore incidono sul totale dei crediti per il 6,66% ed il loro livello di copertura risulta essere pari al 60,25%, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2015.Il margine di intermediazione netto, che rispetto all’esercizio 2015 ha beneficiato di un minore apporto dei profitti finanziari, si attesta a 156 milioni di euro (165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015, -5,52%).Le commissioni nette ammontano a 64,6 milioni di euro, con un aumento rispetto al 31 dicembre 2015 del 4,29% in prevalenza ascrivibile allo sviluppo del risparmio gestito.I dividendi su partecipazioni, pari a 12,8 milioni di euro, sono quasi interamente riconducibili alle controllate Biverbanca e Pitagora e alle partecipazioni detenute in Banca d’Italia e in Cedacri.Le spese per il personale, pari a 74,7 milioni di euro, risultano sostanzialmente stabili (+0,19%) rispetto al 31 dicembre 2015 e confermano la grande attenzione della Banca nei confronti di un efficiente utilizzo del personale, che rappresenta la più importante risorsa e voce di costo per le aziende bancarie.Le altre spese amministrative, depurate dall’impatto dei contributi al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per complessivi 10,2 milioni di euro, ammontano a 43,3 milioni di euro e registrano un lieve incremento (+2,21%) rispetto all’esercizio 2015.A fronte di un utile dell’operatività corrente di 20,2 milioni di euro gli accantonamenti per imposte dirette sono diminuiti di 8 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell’anno scorso.Il Cost/Income, principale indicatore dell’efficienza industriale, si attesta su livelli di eccellenza pari al 57,94% (55,89% rilevato al 31 dicembre 2015) e, al netto dei contributi e degli oneri riferiti al sistema bancario, scende al 53,04% confermando C.R. Asti tra le banche più efficienti del sistema creditizio nazionale.I Fondi Propri individuali, che comprendono l’apporto riconducibile all’utile netto per la quota non proposta per la distribuzione agli azionisti, ammontano a 1.030 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta di fatto il patrimonio di qualità primaria, è conseguentemente pari al 16,84% a fronte di un valore di fine 2015 che si attestava al 17,24%. Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2016 è invece pari al 20,60% contro un valore al 31 dicembre 2015 pari al 21,42%.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto al netto delle attività immateriali (denominatore) è pari a 12,58, in aumento di 1,29 punti percentuali rispetto al livello di fine 2015.Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti spa, ai fini della determinazione del Patrimonio di Vigilanza, ha deliberato di prevedere nel progetto di bilancio (da sottoporre all’Assemblea dei Soci) la distribuzione di un dividendo di € 0,17 per azione, corrispondente ad un monte dividendi di 10,2 milioni di euro.E’ confermata la capacità della Banca di ricambiare la fiducia che riceve continuando a generare valore per tutti gli stakeholders, pur in un contesto economico e finanziario particolarmente sfavorevole per il settore del credito, e di conciliare l’esigenza di rafforzamento patrimoniale (sempre necessario) con il riconoscimento di una remunerazione agli azionisti, che nel tempo non è mai venuta meno.PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA BIVERBANCA S.P.A. AL 31/12/2016CET 1 Ratio: 20,85% (18,38% al 31/12/2015)Total Capital Ratio: 20,85% (18,38% al 31/12/2015)Raccolta diretta: 2.884 milioni di Euro (+0,26% su 31/12/2015)Raccolta gestita: 1.327 milioni di Euro (+10,27% su 31/12/2015)Raccolta globale: 5.570 milioni di Euro (-1,00% su 31/12/2015)Impieghi economici a clientela: 1.677 milioni di Euro (-5,67% su 31/12/2015)Utile netto: 11,1 milioni di Euro (13,9 milioni di Euro escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancario)ROE: 2,96% (3,70% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancario)Cost income: 66,70% escludendo i contributi e gli oneri sostenuti per il sistema bancarioIndice di leva finanziaria: 11,03Coverage ratio sofferenze: 61,42% (61,67% al 31/12/2015)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,28% (50,36% al 31/12/2015)PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 31/12/2016CET 1 Ratio: 14,92% (10,47% al 31/12/2015)Total Capital Ratio: 14,92% (10,47% al 31/12/2015)Volume di finanziamenti erogati: 390 milioni di Euro (+11% a/a)Utile netto: 9,3 milioni di Euro (+61,35% a/a)ROE: 18,4%
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Approvato l’utile semestrale della Cassa di Risparmio di Asti e del Gruppo
Asti, 1 settembre 2016
Confermato il quadro di solidi fondamentali (patrimonializzazione, liquidità, coverage dei crediti deteriorati).  Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di giovedì 1° settembre, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata. RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 30/06/2016 Raccolta diretta: 12.131 milioni di Euro (+19,09% su 31/12/2015) Raccolta gestita: 2.655 milioni di Euro (+7,24% su 31/12/2015) Raccolta globale: 17.921 milioni di Euro (+10,50% su 31/12/2015) Crediti netti a clientela: 6.996 milioni di Euro (+2,96% su 31/12/2015), interamente rappresentati da impieghi economici Utile netto di periodo: 5,4 milioni di Euro ROE annualizzato: 1,09% Cost income: 68,73% al netto dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS CET 1 Ratio: 12,05% (12,81% al 31/12/2015) Total Capital Ratio: 14,89% (15,79% al 31/12/2015) Indice di leva finanziaria: 17,22 Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli regolamentari: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 264,66% – NSFR (Net Stable Funding Ratio) 147,64% Coverage ratio sofferenze: 60,10% (60,11% al 31/12/2015) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,39% (50,73% al 31/12/2015) L’utile netto realizzato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel corso del 1° semestre 2016 ammonta a 5,4 milioni di euro a fronte di un corrispondente dato del 1° semestre 2015 pari a 41,8 milioni di euro, che aveva beneficiato di un forte contributo da proventi finanziari. Tale risultato è composto da 5,2 milioni di euro di utili pertinenza della Capogruppo e da 0,2 milioni di euro di utili di pertinenza di terzi. Le attività gestite per conto della clientela ammontano a 17,9 miliardi di euro (+10,50% su 31/12/2015); la raccolta diretta è pari a 12,1 miliardi di euro (+19,09% su 31/12/2015) e costituisce, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa, mentre la raccolta indiretta si attesta a 5,8 miliardi di euro (-4,02% su 31/12/2015). La quota retail della raccolta diretta registra un lieve decremento (1,47%) rispetto al 31 dicembre 2015, mentre il risparmio gestito sale a 2,66 miliardi di euro (+7,24% su 31/12/2015). I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 7 miliardi di euro (+2,96% su 31/12/2015). Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 85,1 milioni di euro in incremento di 1,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (+1,90%). Le rettifiche nette su crediti effettuate nel semestre ammontano a 41,2 milioni (42,6 milioni nell’analogo periodo del 2015, pari a -3,25%) determinando un costo del credito annualizzato pari all’1,19% degli impieghi netti verso la clientela (1,24% nel primo semestre 2015) e riflettendo un progressivo miglioramento della qualità del credito, correlato anche ai tenui segnali di ripresa dell’economia. Conseguentemente a tali accantonamenti, a conferma dei rigorosi criteri di valutazione adottati in materia di stima delle perdite attese, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,39% (50,73% a fine anno precedente) e rimane sensibilmente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, i crediti in sofferenza – che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 5,95% – presentano un livello di copertura del 60,10%, pressoché invariato rispetto al 60,11% registrato al 31 dicembre 2015. Il margine di intermediazione netto è pari a 122,4 milioni di euro e include:le commissioni nette che – grazie anche all’apporto della controllata Pitagora, le cui risultanze economiche sono state incluse nel perimetro di consolidamento solo a partire dal 1° ottobre 2015 – raggiungono i 52,7 milioni di euro e si presentano in significativo incremento (+10,06%) rispetto al dato riferito al primo semestre 2015 (47,9 milioni di euro);il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 2,2 milioni di euro a fronte di un valore pari a 59,3 milioni di euro registrato nel primo semestre 2016.I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 11,1 milioni di euro e sono in prevalenza riferiti alle partecipazioni in Banca d’Italia detenute dalle Banche del Gruppo. I costi operativi ammontano a 113,4 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 61,8 milioni di euro e, se considerato al netto della quota relativa a Pitagora, si presenta in sensibile riduzione (-3,55% a/a) rispetto al corrispondente dato del primo semestre 2015. La componente riconducibile alle altre spese amministrative, pari a 32,3 milioni di euro – considerate al netto di quanto riferito a Pitagora e dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS – ha registrato un incremento a/a per circa 450 mila euro (+1,39%) in prevalenza legato alla dinamica dei costi ICT. Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per il 1° semestre 2016 si attesta al 72,73% (68,73% al netto dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS) e conferma la buona efficienza operativa del Gruppo. I Fondi Propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, che non comprendono l’apporto riconducibile all’utile di periodo in quanto ancora in fase di certificazione, ammontano al 30 giugno 2016 a 1.064 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari al 12,05%. Includendo pro forma l’utile semestrale, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, tale indicatore sale al 12,10% (12,81% al 31/12/2015). Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2015 è invece pari al 14,89% e – includendo pro forma l’utile semestrale, sempre al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi – si attesta al 14,94% a fronte di un valore al 31 dicembre 2015 pari al 15,79%. L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto tangibile (denominatore) è pari a livello di Gruppo a 17,22, incremento rispetto al livello registrato al 31 dicembre 2015, che ammontava a 13,42. RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R.ASTI S.P.A. AL 30/06/2016 Raccolta diretta: 9.323 milioni di Euro (+27,30% su 31/12/2015) Raccolta gestita: 1.380 milioni di Euro (+8,49% su 31/12/2015) Raccolta globale: 12.437 milioni di Euro (+17,26% su 31/12/2015) Crediti netti a clientela: 5.202 milioni di Euro (+4,91% su 31/12/2015), interamente rappresentati da impieghi economici; Utile netto di periodo: 11,3 milioni di Euro ROE annualizzato: 2,90% Cost income: 55,15% al netto dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS CET 1 Ratio: 15,92% (17,24% al 31/12/2015) Total Capital Ratio: 19,69% (21,42% al 31/12/2015) Indice di leva finanziaria: 14,71 Coverage ratio sofferenze: 60,25% (60,27% al 31/12/2015) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,73% (51,67% al 31/12/2015) Il primo semestre 2016 si è positivamente concluso per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha conseguito un utile netto pari a 11,3 milioni di euro, in linea con il budget di periodo ancorché in diminuzione di 17,2 milioni rispetto a quanto realizzato nell’analogo periodo dell’anno precedente. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 12,4 miliardi di euro (+17,26% su 31/12/2015); la raccolta diretta si attesta a 9,3 miliardi di euro (+27,30% su 31/12/2015) e rimane pertanto la componente più significativa dell’aggregato complessivo. mentre raccolta indiretta ammonta a 3,1 miliardi di euro (-5,14% su 31/12/2015). Lo stock di raccolta diretta riferita alla clientela retail registra una lieve contrazione (-1,35%) rispetto al 31 dicembre 2015, mentre si registra una crescita sostenuta del risparmio gestito che si attesta a 1,3 miliardi di euro (+8,49%). I crediti netti verso clientela ammontano a 5,2 miliardi di euro, in sensibile aumento rispetto a fine anno precedente (+4,91%). L’andamento dell’aggregato, interamente costituito da impieghi economici, conferma la politica di sostegno finanziario che la Banca continua ad attuare nei confronti di imprese e famiglie. Il margine di interesse, al lordo delle rettifiche di valore su crediti, si è attestato a 62,6 milioni di euro, in aumento dell’1,65% rispetto al dato riferito al 30 giugno 2015. Le rettifiche nette su crediti, pari a 31,3 milioni di euro, sono diminuite di 2,1 milioni di euro a/a (pari a -6,30%) e determinano un conseguente costo del credito annualizzato pari all’1,20% dei crediti netti verso clientela che, seppur nell’ambito di politiche di accantonamento che rimangono improntate al massimo rigore, risulta in contrazione rispetto all’1,32% rilevato al 30 giugno 2015. A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,73% (a fronte di un dato riferito al 31/12/2015 pari al 51,67%), livello che rimane significativamente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, i crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore incidono sul totale dei crediti per il 5,64% ed il loro livello di copertura risulta essere pari al 60,25%, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2015. Pertanto, al netto delle rettifiche di valore su crediti, il margine di interesse ammonta a 31,3 milioni di euro e risulta in aumento, rispetto al 30 giugno 2015, di 3,1 milioni di euro, mentre il margine di intermediazione netto, che rispetto al primo semestre 2015 ha beneficiato di un significativo minore apporto dei profitti finanziari, si attesta a 77,9 milioni di euro (105,9 milioni di euro al 30 giugno 2015, -26,50%). Le commissioni nette ammontano a 29,5 milioni di euro, con una lieve contrazione rispetto al 30 giugno 2015 (-2,26%) in prevalenza ascrivibile alla dinamica della componente intercompany. I dividendi su partecipazioni, pari a 9,3 milioni di euro, sono quasi interamente riconducibili alla partecipazione detenuta in Banca d’Italia e alle controllate Biverbanca e Pitagora. Le spese per il personale, pari a 36,4 milioni di euro, risultano in diminuzione del 3,92% rispetto al dato al 30 giugno 2015. Le altre spese amministrative, depurate dall’impatto dei contributi al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo Interbancario dei Depositi per complessivi 4,5 milioni di euro, rimangono sostanzialmente invariate (-0,16%) rispetto al primo semestre dell’anno precedente a conferma della capacità della Banca di presidiare e governare con efficacia l’evoluzione dei costi operativi. A fronte di un utile dell’operatività corrente di 12,3 milioni di euro gli accantonamenti per imposte dirette sono diminuiti di 13,6 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell’anno scorso. Il Cost/Income, principale indicatore dell’efficienza industriale, si attesta su livelli di eccellenza pari al 59,27% (55,89% rilevato al 31 dicembre 2015) e, al netto dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS, risulta pari al 55,15% confermando la C.R. Asti tra le banche più efficienti del sistema creditizio nazionale. I Fondi Propri individuali, che non comprendono l’apporto riconducibile all’utile di periodo in quanto ancora in fase di certificazione, ammontano a 1.010 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta di fatto il patrimonio di qualità primaria, è conseguentemente pari al 15,92%. Includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, tale indicatore sale al 16,13% mentre a fine anno precedente si attestava al 17,24%. Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2016 è invece pari al 19,69% e – includendo pro forma anche in questo caso l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi – si attesta al 19,90% a fronte di un valore al 31 dicembre 2015 pari al 21,42%. L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto al netto delle attività immateriali (denominatore) è pari a 14,71, in aumento di 3,42 punti percentuali rispetto al livello di fine 2015. PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA BIVERBANCA S.P.A. AL 30/06/2016 Raccolta diretta: 2.821 milioni di Euro (-1,95% su 31/12/2015) Raccolta gestita: 1.275 milioni di Euro (+5,92% su 31/12/2015) Raccolta globale: 5.508 milioni di Euro (-2,11% su 31/12/2015) Impieghi economici a clientela: 1.738 milioni di Euro (-2,24% su 31/12/2015) Utile netto: 2,8 milioni di Euro (-13,3 milioni di Euro a/a) ROE: 1,47% Cost income: 70,72% al netto dei contributi ai Fondi di Risoluzione Nazionale, SRF e DGS CET 1 Ratio: 18,78% (18,38% al 31/12/2015) Total Capital Ratio: 18,78% (18,38% al 31/12/2015) Indice di leva finanziaria: 13,70 Coverage ratio sofferenze: 61,38% (61,67% al 31/12/2015) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,25% (50,36% al 31/12/2015) PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 30/06/2016 Volume di finanziamenti erogati: 200 milioni di Euro (+16,0% a/a) Utile netto: 4,8 milioni di Euro (+73,3% a/a) CET 1 Ratio: 12,22% (10,47% al 31/12/2015) Total Capital Ratio: 12,22% (10,47% al 31/12/2015)
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Gruppo Cassa di Risparmio di Asti utile netto consolidato 2015 a 34 milioni di euro
Asti, 11 febbraio 2016
Ulteriore significativo rafforzamento della solidità e degli equilibri strutturali, in termini di patrimonializzazione, liquidità, copertura dei crediti deteriorati e leva finanziaria.Pienamente realizzato l’obiettivo di redditività consolidata pianificato, con utile netto di 34 milioni di euro e forte riduzione delle componenti straordinarie.Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di giovedì 11 febbraio, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata.• CET 1 Ratio consolidato pro forma1  13,0% (+231 p.b. a/a) e Total Capital Ratio consolidato pro forma1 16,0% (+248 p.b. a/a), dopo l’acquisizione di Pitagora S.p.A.• Coverage ratio consolidato dei crediti deteriorati: 50,73% • Coverage ratio consolidato dei crediti in sofferenza: 60,11%• Texas Ratio: 85,79%• Leva Finanziaria di Gruppo: 13,42• Liquidity Coverage Ratio di Gruppo: 224%• Utile netto consolidato in linea con gli obiettivi di piano industriale: 34 mln, con una forte contrazione delle componenti straordinarie.1 Calcolato includendo nel computo l’utile dell’esercizio 2015, in attesa di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi.RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 31/12/2015Raccolta diretta: 10.186 milioni di Euro (+1,92% su 31/12/2014)Raccolta indiretta: 6.033 milioni di Euro (+3,44% su 31/12/2014)Raccolta globale: 16.219 milioni di Euro (+2,48% su 31/12/2014)Impieghi economici a clientela: 6.795 milioni di Euro (+1,02% su 31/12/2014)Utile netto: 34,1 milioni di Euro (-9,8%, al netto delle componenti non ricorrenti con esclusivo impatto sul bilancio consolidato, rispetto al dato al 31/12/2014) pienamente in linea con gli obiettivi di piano strategicoROE: 4,14%Cost income: 61,0% (57,32% al netto dei contributi 2015 al FITD e al Fondo di Risoluzione Nazionale)CET 1 Ratio pro forma: 13,0% (comprensivo dell’utile in attesa di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi); 12,8% al netto dell’apporto dell’esercizio 2015; 10,7% al 31/12/2014Total Capital Ratio pro forma: 16,0% (comprensivo dell’utile in attesa di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi); 15,8% al netto del contributo dell’esercizio 2015; 13,5% al 31/12/2014Indice di leva finanziaria: 13,42 (18,00 al 31/12/2014)Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli minimi Basilea 3 a regime: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 224% – NSFR (Net Stable Funding Ratio) gestionale 199%Coverage ratio sofferenze delle banche del Gruppo: 60,67% (60,17% al 31/12/2014); 60,11% considerando anche Pitagora S.p.A. operante nel settore dei prestiti con cessione del quintoCoverage ratio totale crediti deteriorati delle banche del Gruppo: 51,30% (49,06% al 31/12/2014); 50,73% considerando anche Pitagora S.p.A. operante nel settore dei prestiti con cessione del quintoTexas Ratio: 85,79% (96,63% al 31/12/2014)I dati patrimoniali consolidati riferiti al 31 dicembre 2015 – come pure quelli economici, limitatamente alla sola competenza dell’ultimo trimestre – comprendono l’apporto di Pitagora S.p.A., intermediario finanziario specializzato nel settore dei prestiti con cessione del quinto, di cui la Cassa di Risparmio di Asti ha acquisito la quota di controllo in data 1° ottobre 2015.L’utile netto realizzato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel corso dell’esercizio 2015 ammonta a 34,1 milioni di euro e rappresenta il pieno conseguimento dell’obiettivo di piano strategico stabilito per il 2015. Tale risultato è composto da 31,2 milioni di euro di utili di pertinenza della Capogruppo e da 2,9 milioni di euro di utili di pertinenza di terzi. Escludendo le componenti non ricorrenti con esclusivo impatto sul bilancio consolidato, lo scostamento rispetto al dato al 31/12/2014 è pari a -9,8%.Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 16,2 miliardi di euro (+2,48% su 31/12/2014); la raccolta diretta è pari a 10,2 miliardi di euro (+1,92% su 31/12/2014) e si conferma, all’interno dell’aggregato complessivo, la voce più significativa.La componente retail della raccolta diretta registra un incremento del 2,78% rispetto al 31 dicembre 2014.Il risparmio gestito raggiunge i 2,5 miliardi di euro (+12,23% su 31/12/2014).I crediti netti verso clientela si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 6,8 miliardi di euro (-4,74% su 31/12/2014).La componente riferita agli impieghi economici con la clientela risulta invece in crescita (+1,02%) rispetto a fine 2014.Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 162,8 milioni di euro, risultato raggiunto anche grazie all’apporto derivante dal rendimento dei titoli obbligazionari in portafoglio, malgrado i tassi di mercato rimangano attestati su livelli molto contenuti.Le rettifiche nette su crediti effettuate nel 2015 si attestano a 89,8 milioni (159,9 milioni nel 2014, pari a -43,87% a/a) determinando un costo del credito, al netto degli utili da cessione di crediti riconducibili alla controllata Pitagora S.p.A., pari all’1,40% degli impieghi verso la clientela, indice che risulta in diminuzione di 84 punti base rispetto all’esercizio 2014.L’incidenza del totale dei crediti deteriorati netti sul totale degli impieghi si attesta al 10%.A seguito degli accantonamenti, a conferma dei rigorosi criteri di valutazione adottati, il livello di copertura dei crediti deteriorati migliora ulteriormente attestandosi al 50,73% valore che – escludendo i crediti riferiti a Pitagora S.p.A., aventi livelli di provisioning minori propri dei prestiti con cessione del quinto – sale al 51,30% (49,06% a fine anno precedente) e si conferma sensibilmente superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative.In particolare, i crediti in sofferenza, che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 5,81%, presentano un livello di copertura del 60,11%. Tale indicatore – al netto dei crediti riferiti a Pitagora S.p.A – sale al 60,67% e si presenta in  aumento rispetto al 60,17% registrato al 31 dicembre 2014 e, anche in questo caso, superiore alla media del settore.La politica particolarmente prudenziale da tempo adottata in materia di accantonamenti a fronte del rischio creditizio trova ulteriore conferma nel livello di copertura dei crediti in bonis, salito dallo 0,59% di fine 2014 allo 0,81% di fine 2015.Il Texas Ratio, calcolato come rapporto tra crediti lordi deteriorati e somma del patrimonio tangibile più gli accantonamenti, si posiziona all’85,8% ed esprime un’elevata capacità di assorbimento delle eventuali perdite inattese su crediti.Il margine di intermediazione netto è pari a 262,3 milioni di euro e include:• le commissioni nette, che ammontano a 100,7 milioni di euro e si presentano in aumento rispetto al dato riferito all’esercizio 2014 (+5,47% milioni di euro);• il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 68,8 milioni di euro.I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo ammontano a 11,8 milioni di euro e sono in prevalenza originati dalla partecipazione delle Banche del Gruppo in Banca d’Italia.I costi operativi ammontano a 214,8 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 119,7 milioni di euro e, nonostante l’apporto incrementale dovuto all’ingresso di Pitagora S.p.A. nel perimetro di consolidamento, si presenta in riduzione (-2,93% a/a) rispetto al corrispondente dato del 2014 considerato al netto dell’accantonamento al Fondo Solidarietà.La componente riferibile alle altre spese amministrative (81,9 milioni di euro) ha registrato, al netto dei contributi 2015 al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e al Fondo di Risoluzione Nazionale ed escludendo l’apporto di Pitagora S.p.A., un incremento a/a pari al 6%, prevalentemente riconducibile agli oneri di natura ICT ed ai costi riferiti a cartolarizzazione e a provider di informazioni.Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per l’esercizio 2015 si attesta al 61,00%, che si riduce al 57,3% se si esclude l’impatto dei contributi 2015 al FITD, al Fondo di Risoluzione e al Fondo di Risoluzione Nazionale, confermando l’elevata efficienza operativa del Gruppo.L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 44,7 milioni di euro, mentre l’ammontare delle imposte è pari a 10,6 mln di euro. Il tax rate si attesta pertanto al 23,72%.I Fondi propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti – includendo pro forma l’utile (ancora in attesa di certificazione) al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi – ammontano a 1.111 milioni di euro e comprendono l’aumento di capitale concluso nel 2015. Conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari al 13,0%. Escludendo l’apporto relativo all’utile d’esercizio, tale indicatore risulta pari al 12,8%, in deciso incremento rispetto al valore di fine 2014, pari al 10,7%.Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2015, sempre includendo pro forma l’utile d’esercizio al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi è invece pari al 16,0% (15,8% escludendo l’apporto economico riferibile al 2015) a fronte di un valore al 31 dicembre 2014 pari al 13,5%.Considerando gli effetti dell’applicazione, ai dati riferiti al 31 dicembre 2015, dei criteri di calcolo Fully Phased, i valori stimati di CET 1 Ratio e Total Capital Ratio, sempre includendo l’utile 2015 non distribuito, risulterebbero pari, rispettivamente, al 12,0% e al 14,9%.Tali coefficienti superano ampiamente i requisiti patrimoniali minimi che il Gruppo è tenuto a rispettare a seguito del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) condotto da Banca d‘Italia, così fissati dall’Autorità:• coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio) pari al 7%;• coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari all’8,5%;• coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 10,5%.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali e patrimonio netto tangibile è pari a livello di Gruppo a 13,42, in consistente riduzione rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2014, che ammontava a 18,00.RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R.ASTI S.P.A. AL 31/12/2015Raccolta diretta: 7.324 milioni di Euro (+2,66% su 31/12/2014)Raccolta indiretta: 3.283  milioni di Euro (+9,03%su 31/12/2014)Raccolta globale: 10.607 milioni di Euro (+4,55% su 31/12/2014)Impieghi economici a clientela: 4.959 milioni di Euro (+1,45% su 31/12/2014)Utile netto: 24,9 milioni di Euro, in linea con gli obiettivi di piano strategicoROE: 3,81%Cost income: 55,89% (52,39% al netto dei contributi 2015 al FITD e al Fondo di Risoluzione Nazionale)CET 1 Ratio pro forma: 17,4% includendo l’utile in attesa di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi (17,2% escludendo l’apporto dell’esercizio 2015); 13,9% al 31/12/2014Total Capital Ratio pro forma : 21,6% includendo l’utile in attesa di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi (21,4% escludendo l’apporto dell’esercizio 2015); 17,8% al 31/12/2014Indice di leva finanziaria: 11,29 (15,35 al 31/12/2014)Coverage ratio sofferenze: 60,27% (59,69% al 31/12/2014)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 51,67% (49,35% al 31/12/2014)Texas Ratio: 75,52% (86,77% al 31/12/2014)L’esercizio 2015 si è concluso positivamente per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha conseguito un utile netto pari a 24,9 milioni di euro, in linea con l’obiettivo indicato nel Piano Strategico 2015-2017.Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 10,6 miliardi di euro (+4,55% su 31/12/2014); la raccolta diretta si attesta a 7,3 miliardi di euro (+2,66% su 31/12/2014) e fornisce quindi, all’interno dell’aggregato complessivo, l’apporto più significativo.La componente di raccolta diretta riferita alla clientela retail registra una lieve contrazione (-1,50%) rispetto al 31 dicembre 2014 mentre si registra una forte crescita del risparmio gestito, che si attesta a 1,3 miliardi di euro (+20,18%).Gli impieghi economici a clientela risultano in crescita (+1,45%) rispetto a fine 2014.Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti, comprensivo dell’apporto dei titoli obbligazionari in portafoglio, si è attestato a 120,5 milioni di euro.Malgrado il persistere della sfavorevole congiuntura economica, le rettifiche nette su crediti, pari a 69,9 milioni di euro, sono diminuite di 52,9 milioni di euro a/a (pari a -43,1%) e determinano un conseguente costo del credito pari al 1,41% degli impieghi a clientela, in decisa contrazione rispetto al 2,32% rilevato al 31 dicembre 2014 pur nell’ambito di politiche di provisioning che rimangono improntate al massimo rigore.A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 51,67% (in consistente aumento rispetto al dato del 31/12/2014, pari al 49,35%), livello superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative.In particolare, i crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore incidono sul totale dei crediti per il 5,58% ed il loro livello di copertura risulta essere pari al 60,27%, in aumento (+58 punti base) rispetto al 31 dicembre 2014 e, anche in questo caso, superiore alla media di sistema.Il grado di copertura dei crediti in bonis, in crescita dallo 0,59% di fine 2014 allo 0,87% di fine 2015, testimonia che anche i criteri di valutazione degli accantonamenti a fronte degli impieghi performing sono improntati alla massima prudenza.Il Texas Ratio, pari al rapporto tra i crediti lordi deteriorati e la somma del patrimonio tangibile più gli accantonamenti, si posiziona al 75,52%, valore che evidenzia un’elevata capacità di assorbimento delle eventuali perdite inattese su crediti.Pertanto, al netto delle rettifiche di valore su crediti, il margine di interesse ammonta a 50,7 milioni di euro in deciso incremento, rispetto al 31 dicembre 2014, di 28,5 milioni di euro mentre il margine di intermediazione netto si attesta a 165,1 milioni di euro (207,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014; -20,54%).Le commissioni nette ammontano a 62 milioni di euro, in incremento del 3,88% rispetto al 31 dicembre 2014.I dividendi su partecipazioni sono pari a 5,3 milioni di euro e sono prevalentemente riconducibili alle partecipazioni in Banca d’Italia e, in minor misura, alla controllata Biverbanca S.p.A.Le spese per il personale risultano in diminuzione (-0,97%) rispetto al dato al 31 dicembre 2014 depurato dall’effetto dell’accantonamento al Fondo di Solidarietà, che aveva inciso negativamente per 8,7 milioni di euro.Nel corso del secondo semestre 2015 la Banca ha contribuito al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per complessivi 8,2 milioni di euro; depurando le altre spese amministrative dall’impatto di questo costo, esse risultano in modesto incremento (+1,7 milioni di euro; +4,14%) rispetto all’anno precedente.A fronte di un utile dell’operatività corrente di 33,5 milioni di euro, in diminuzione di 41 milioni di euro (-55,12%) rispetto al 31 dicembre 2014, gli accantonamenti per imposte dirette sono diminuiti di 26,9 milioni di euro (-75,63%) rispetto al dato dell’anno scorso, influenzato in modo rilevante dall’imposta addizionale sulla nuova valutazione 2013 delle quote Banca d’Italia. Il tax rate risulta pertanto pari al 25,79%, mentre al 31 dicembre 2014 era pari al 47,51%.Il Cost/Income, principale indicatore dell’efficienza industriale, si attesta al 55,89% (39,67% rilevato al 31 dicembre 2014), valore che si riduce al 52,39% escludendo l’impatto dei contributi 2015 al FITD, al Fondo di Risoluzione e al Fondo di Risoluzione Nazionale, che conferma il buon livello di efficienza di C.R. Asti.In seguito all’aumento di capitale concluso nel 2015, i Fondi propri della Cassa di Risparmio di Asti, includendo pro forma l’utile di esercizio (ancora in attesa di certificazione) al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 31 dicembre 2015 a 1.037 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari al 17,4%. Escludendo il contributo relativo all’utile d’esercizio, tale indicatore risulta pari al 17,2% contro un valore di fine 2014 pari al 13,9%.Il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2015, includendo pro forma l’utile d’esercizio al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi è invece pari al 21,6% (21,4% escludendo l’apporto dell’esercizio 2015) a fronte di un valore al 31 dicembre 2014 pari al 17,8%.L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto escluse le attività immateriali (denominatore) è pari a 11,29, in consistente diminuzione (-4,06) rispetto al livello di fine 2014.Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti spa, ai fini della determinazione del Patrimonio di Vigilanza, ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di € 0,30 per azione, corrispondente ad un monte dividendi di 17,9 milioni di euro, che risulta in linea con quanto distribuito l’anno precedente e conferma la capacità della Banca di ricambiare la fiducia accordatale dagli azionisti continuando sia a generare valore sia a garantire loro adeguati livelli di remunerazione, pur in un contesto economico e finanziario particolarmente sfavorevole per il settore del credito.PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA BIVERBANCA S.P.A. AL 31/12/2015Raccolta diretta: 2.877 milioni di Euro (+0,57% su 31/12/2014)Raccolta indiretta: 2.750  milioni di Euro (-2,52% su 31/12/2014)Raccolta globale: 5.626 milioni di Euro (-0,97% su 31/12/2014)Impieghi economici a clientela: 1.778 milioni di Euro (-2,62% su 31/12/2014)Utile netto: 12,2 milioni di Euro (+9,9 milioni di Euro a/a)ROE: 3,48%Cost income: 64,39% (54,36% al 31/12/2014)CET 1 Ratio: 18,7% includendo pro forma l’utile in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi (18,4% escludendo l’apporto dell’esercizio 2015);Total Capital Ratio: 18,7% includendo pro forma l’utile in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi (18,4% escludendo l’apporto dell’esercizio 2015);Indice di leva finanziaria: 10,56 (13,48 al 31/12/2014)Coverage ratio sofferenze: 61,67% (61,33% al 31/12/2014)Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,36% (48,32% al 31/12/2014)Texas Ratio: 70,84% (73,20% al 31/12/2014)PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 31/12/2015Volume di finanziamenti erogati: 357 milioni di Euro (in linea con il dato 2014)Utile netto: 5,7 milioni di Euro (+27,75% a/a)Tier 1 Ratio: 10,47% (7,92% al 31/12/2014);Total Capital Ratio: 10,47% (7,92% al 31/12/2014).Principali prospetti contabili e dati significativi di gestione consolidati
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Banca C.R. Asti: perfezionato l’acquisto del 65% di Pitagora S.p.A.
Asti, 1 ottobre 2015
Banca C.R. Asti comunica che in data odierna è stato perfezionato l’acquisto del 65% del capitale sociale di Pitagora S.p.A. (“Pitagora” o la “Società”) da Pitagora 1936, società holding facente capo per il 52% a Wise SGR per conto del fondo Wisequity II e per il 24% ciascuno a Banca Popolare di Milano e alla Bonino 1934 Srl di Massimo Sanson. Banca C.R. Asti deteneva già il 5% della Società e pertanto raggiunge il 70% del capitale sociale. Con tale operazione il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti allarga la propria area di business in un settore affine, che ha registrato dinamiche positive negli scorsi anni. Pitagora è un intermediario finanziario specializzato nei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio (CQS), è uno dei principali operatori del mercato, dispone di una rete multifunzionale che copre capillarmente l’intero territorio nazionale ed ha sviluppato ormai da anni un innovativo modello di business rivolto alle Banche ed al mercato retail. Pitagora, dopo la significativa crescita negli ultimi anni, entra così a far parte di un Gruppo bancario, con una prospettiva di progetto industriale di medio-lungo termine di ulteriore rafforzamento e sviluppo delle proprie attività. Al 31 dicembre 2014, Pitagora ha registrato un utile netto di circa 4,5 milioni di euro, un volume di erogato di circa 357 milioni di euro e un patrimonio netto di 37,7 milioni di euro, post distribuzione del dividendo. Il prezzo di acquisto della partecipazione (65% del capitale sociale della Società) è stato pari a Euro 35,5 milioni. Pitagora si avvale di un management team di primissimo livello guidato dall’Amministratore Delegato Massimo Sanson che, secondo gli accordi raggiunti, è previsto permanga in tale veste per altri 6 anni. In seguito al closing dell’operazione, Banca C.R. Asti e Massimo Sanson con il relativo veicolo societario, che mantiene una partecipazione azionaria significativa nella Società, hanno stipulato un patto parasociale per la governance della Società.  Manager e agenti detengono anch’essi quote di Pitagora. * * * Banca C.R. Asti è stata assistita da Pedersoli e Associati e PwC. Pitagora 1936 da Simmons & Simmons e Vitale & Co. Bonino 1934 dallo Studio Legale Ferreri. I partner di Wise Roberto Saviane e Stefano Ghetti hanno seguito l’operazione.
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Aumento di capitale 2015. Risultati definitivi dell’Offerta in Opzione
Asti, 14 agosto 2015
Comunicato ex art. 13, comma 2, del Regolamento adottato con delibera Consob 14 maggio 1999, n. 11971 e successive modifiche Asti - 14 agosto 2015. Si comunicano di seguito i risultati definitivi dell’Offerta in Opzione delle massime n. 14.928.745 azioni Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., del valore nominale di Euro 5,16, offerte agli Azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c. al prezzo unitario di Euro 13,35, nell’ambito dell’Aumento di Capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 28 maggio 2015: Azioni sottoscritte in opzione numero di azioni offerte in opzione 14.928.745 numero di azioni sottoscritte in opzione 14.899.106 percentuale di azioni sottoscritte in opzione sul totale offerto 99,80% controvalore in Euro delle azioni sottoscritte in opzione Euro 198.903.065,10 Azioni sottoscritte in prelazione numero di azioni offerte in opzione e non sottoscritte 29.639 numero di azioni richieste in prelazione 169.081 numero di azioni sottoscritte in prelazione 29.639 percentuale di azioni sottoscritte in prelazione sul totale offerto 0,20% controvalore in Euro delle azioni sottoscritte in prelazione Euro 395.680,65 In seguito all’Offerta in Opzione ed all’esercizio del diritto di prelazione sono state, pertanto, sottoscritte tutte le n. 14.928.745 Azioni offerte. Di conseguenza, non risultando Azioni non sottoscritte, non verrà dato corso all’Offerta al Pubblico prevista dal Prospetto Informativo. Essendo le Azioni rimaste non optate al termine del Periodo di Offerta in Opzione non sufficienti a soddisfare tutte le richieste di assegnazione in prelazione pervenute, l’assegnazione delle stesse avverrà sulla base di un meccanismo di riparto proporzionale, secondo quanto previsto nel Prospetto Informativo. L’Aumento di Capitale comporta l’emissione di n. 14.928.745 azioni per un controvalore complessivo di Euro 199.298.745,75, di cui Euro 77.032.324,20 a titolo di capitale. Il capitale sociale della Banca passerà dunque da 231.335.395,56 a Euro 308.367.719,76 suddiviso in n. 59.761.186 azioni da nominali Euro 5,16 ciascuna. Il pagamento e la consegna delle Azioni sottoscritte in opzione e in prelazione sarà effettuato, senza aggravio di commissioni o spese, in data e con valuta 27 agosto 2015. La comunicazione di avvenuta assegnazione delle Azioni sarà effettuata ai sottoscrittori dagli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli S.p.A. presso i quali sono state presentate le adesioni. Il Presidente Aldo Pia e l’Amministratore Delegato Carlo Demartini dichiarano congiuntamente: "Siamo molto soddisfatti della piena riuscita dell'operazione dell'aumento di capitale, che ci consente di realizzare un significativo rafforzamento patrimoniale del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti. Come già dichiarato in sede di lancio dell'operazione, questo ci consentirà una adeguata robustezza di mezzi proprii per la proiezione futura delle nostre Aziende in coerenza con il piano strategico adottato a inizio anno. Desideriamo ringraziare l'elevatissimo numero di Soci privati per la fiducia accordata al nostro Gruppo e confermiamo il massimo impegno per dimostrare che questa fiducia è stata ben riposta e sarà adeguatamente ricambiata". Composizione Capitale Sociale  % ante % post Fondazione C.R. Asti 50,42% 37,82% Banca Popolare di Milano   18,20% 13,65% Altri azionisti                   31,38% 48,53% I termini in maiuscolo non definiti nel presente comunicato hanno il significato ad essi attribuito nel Prospetto Informativo. Il presente comunicato è disponibile in formato elettronico sul sito internet della Banca sitophp8.bancadiasti.it
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Offerta volontaria di scambio Obbligazioni Subordinate Tier 2 / Classe 2 – Risultati definitivi
Asti, 26 giugno 2015
Banca C.R.Asti S.p.A. ("CR Asti" o "Offerente") comunica, ai sensi di quanto previsto nel documento informativo relativo all'offerta di scambio volontaria (l'"Offerta di Scambio") avente ad oggetto lo scambio di obbligazioni subordinate C.R.Asti – Tier 2 / Classe 2 con nuove obbligazioni subordinate C.R.Asti – Tier 2 / Classe 2 (il "Documento Informativo"), che in data 25 giugno 2015 si è concluso il periodo di adesione all'Offerta di Scambio.Nel corso del periodo di adesione all'Offerta di Scambio sono state validamente conferite in adesione Obbligazioni Esistenti per un valore nominale pari ad Euro 185.660.000. Si riporta di seguito il dettaglio dell'ammontare nominale delle Obbligazioni Esistenti portate in adesione all'Offerta di Scambio e del corrispondente ammontare nominale delle Nuove Obbligazioni assegnate ai Portatori delle Obbligazioni Esistenti che hanno aderito all'Offerta di Scambio: L'Offerente infine comunica che non si sono verificati eventi rilevanti ai fini della Condizione MAC sino alla data odierna e che, pertanto, la Condizione MAC è soddisfatta e, per quanto occorrer possa, rinunciata. Il regolamento dell'Offerta di Scambio avverrà, pertanto, in data 29 giugno 2015 (la "Data di Regolamento"). Alla Data di Regolamento, per ciascun Obbligazione Esistente di valore nominale pari ad Euro 1.000,00 portata in adesione all'Offerta di Scambio, l'Offerente corrisponderà, senza aggravio di oneri e commissioni: (i) una Nuova Obbligazione C.R.Asti – Tier 2 / Classe 2 di valore nominale pari ad Euro 1.000,00, (ii) un Corrispettivo pari ad Euro 10,00, e (iii) il rateo di interessi maturato sull'Obbligazione Esistente alla Data di Regolamento secondo quanto indicato nel Documento Informativo cui si rinvia.Per informazioni sull'Offerta di Scambio si rinvia al Documento Informativo pubblicato sul sito internet della Banca sitophp8.bancadiasti.it. * * * DISCLAIMER E RESTRIZIONI ALL'OFFERTA DI SCAMBIO L'Offerta di Scambio è stata promossa esclusivamente in Italia ed era rivolta, a parità di condizioni, a tutti i portatori delle Obbligazioni Esistenti e non è stata promossa, né direttamente né indirettamente, negli Stati Uniti d'America, Canada, Australia e Giappone, nonché in altri Stati in cui non era consentita senza autorizzazione da parte delle competenti autorità.
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Aumento di capitale: il Consiglio di Amministrazione determina il prezzo di emissione delle azioni
Asti, 4 giugno 2015
Facendo seguito al comunicato stampa diffuso in data 28 maggio 2015, si rende noto che il Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., riunitosi in data odierna, ha determinato, in attuazione del mandato conferito, le condizioni dell'aumento di capitale a pagamento deliberato dall'Assemblea Straordinaria del 28 maggio 2015. Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in Euro 13,35 il prezzo di emissione delle nuove azioni (di cui Euro 8,19 a titolo di sovrapprezzo), all'interno del range di prezzo compreso tra un minimo di Euro 12,50 ed un massimo di Euro 14,50 deliberato dall'Assemblea. Il Consiglio ha altresì stabilito il numero massimo di nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale in 14.928.745, il rapporto di opzione in n. 1 nuova azione ogni n. 3 azioni detenute ed ha determinato in Euro 77.032.324,20 l'ammontare nominale massimo dell'aumento di capitale a pagamento ed in Euro 199,2 milioni circa il controvalore complessivo massimo dello stesso. Le azioni emesse in esecuzione dell'aumento di capitale avranno le stesse caratteristiche e attribuiranno i medesimi diritti delle azioni della Cassa di Risparmio di Asti in circolazione alla data della loro emissione. Si prevede che l'offerta in opzione e al pubblico avverrà nel corso del secondo/terzo trimestre del 2015, subordinatamente al rilascio dell'autorizzazione della Consob alla pubblicazione del relativo Prospetto Informativo. La data di inizio del periodo di offerta sarà comunicata successivamente e secondo le modalità previste dalla legge. Si comunica, inoltre, che il servizio di mediazione sulle azioni Banca C.R. Asti svolto dalla Banca in favore dei clienti della Banca (e in via straordinaria anche di altri intermediari depositari), e pertanto la raccolta delle proposte di compravendita aventi ad oggetto le azioni Banca C.R. Asti e le aste settimanali saranno sospesi a decorrere dalla data odierna al fine di garantire l'integrità del servizio. È previsto che la prestazione del servizio di mediazione riprenda successivamente alla data di regolamento dell'aumento di capitale secondo quanto sarà comunicato mediante apposito comunicato. DISCLAIMER Il presente comunicato e le informazioni ivi contenute non includono o costituiscono un'offerta di sottoscrizione di strumenti finanziari, o una sollecitazione di un'offerta a sottoscrivere strumenti finanziari né: in Italia né negli Stati Uniti, in Australia, Canada o Giappone né in qualsiasi altro Paese in cui tale offerta o sollecitazione sarebbe soggetta all'autorizzazione da parte di autorità locali o comunque vietata ai sensi di legge (gli "Altri Paesi"). Il presente comunicato, parte di esso o la sua distribuzione non possono costituire la base di, né puòò essere fatto affidamento sullo stesso rispetto a, un eventuale accordo o decisione di investimento. Qualsiasi decisione di investimento potrà essere basata esclusivamente sul Prospetto Informativo che la Banca pubblicherà prima dell'avvio dell'offerta ai sensi di legge.
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L’assemblea straordinaria degli azionisti approva l’aumento di capitale
Asti, 28 maggio 2015
L’Assemblea straordinaria degli azionisti della Cassa di Risparmio di Asti, riunitasi in data odierna, ha approvato l’aumento del capitale sociale a pagamento per massimi nominali Euro 82.560.000 circa, oltre al sovrapprezzo, in via scindibile, per un controvalore massimo complessivo di circa Euro 200.000.000, incluso il sovrapprezzo, da offrire in opzione a tutti gli azionisti della Banca e al pubblico (in relazione alle azioni che non saranno sottoscritte nell’ambito dell’offerta in opzione, anche a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione da parte degli aventi diritto ai sensi dell’art. 2441, comma 3, cod. civ.). La proposta prevede che il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione (compreso tra un minimo di Euro 12,50 ed un massimo di Euro 14,50, per ciascuna azione, incluso il sovrapprezzo), il rapporto di opzione, nonché il termine finale per l’esercizio del diritto di opzione (comunque non inferiore a 15 giorni), siano determinati da un successivo Consiglio di Amministrazione. L’aumento di capitale sarà realizzato attraverso l’emissione, in regime di dematerializzazione, di massime numero 16.000.000 azioni del valore nominale di Euro 5,16 cadauna, che avranno le stesse caratteristiche e attribuiranno i medesimi diritti delle azioni della Cassa di Risparmio di Asti in circolazione alla data della loro emissione. L’offerta in opzione e al pubblico avverrà nel corso del secondo/terzo trimestre del 2015, subordinatamente al rilascio dell’autorizzazione della Consob alla pubblicazione del relativo Prospetto Informativo. La data di inizio del periodo di offerta sarà comunicata successivamente e secondo le modalità previste dalla legge. DISCLAIMER Il presente comunicato e le informazioni ivi contenute non includono o costituiscono un’offerta di sottoscrizione di strumenti finanziari, o una sollecitazione di un’offerta a sottoscrivere strumenti finanziari né in Italia né negli Stati Uniti, in Australia, Canada o Giappone né in qualsiasi altro Paese in cui tale offerta o sollecitazione sarebbe soggetta all’autorizzazione da parte di autorità locali o comunque vietata ai sensi di legge (gli “Altri Paesi”). Il presente comunicato, parte di esso o la sua distribuzione non possono costituire la base di, né può essere fatto affidamento sullo stesso rispetto a, un eventuale accordo o decisione di investimento. Qualsiasi decisione di investimento potrà essere basata esclusivamente sul Prospetto Informativo che la Banca pubblicherà prima dell’avvio dell’offerta ai sensi di legge.
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Depositato il Bilancio della Cassa di Risparmio di Asti
Asti, 27 maggio 2015
Si avvisano i Signori Azionisti dell'avvenuto deposito presso il Registro delle Imprese di Asti, ai sensi dell'art. 2435 del Codice Civile, del bilancio di esercizio approvato dall'Assemblea dei Soci in data 30 aprile 2015. Tale bilancio, unitamente alla documentazione prevista dalla normativa vigente, è a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it.
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Offerta volontaria di scambio Obbligazioni Subordinate Tier 2 / Classe 2
Asti, 25 maggio 2015
Periodo di Adesione: dal 26 maggio 2015 al 25 giugno 2015 (salvo proroga o riapertura dell'offerta) Data di Regolamento: 29 giugno 2015 Banca C.R. Asti S.p.A. ("C.R. Asti" o "Offerente") annuncia l'intenzione di promuovere un'offerta di scambio volontaria (l'"Offerta di Scambio") avente ad oggetto lo scambio delle obbligazioni subordinate C.R. Asti – Tier 2 / Classe 2 indicate nella tabella riportata di seguito (le "Obbligazioni Esistenti") con nuove obbligazioni subordinate C.R. Asti – Tier 2 / Classe 2 (le "Nuove Obbligazioni"). L'Offerta di Scambio prevede che i possessori delle Obbligazioni Esistenti che aderiranno all'Offerta di Scambio ricevano per ciascuna Obbligazione Esistente di valore nominale pari ad Euro 1.000,00: una Nuova Obbligazione di valore nominale pari ad Euro 1.000,00, con scadenza 29 giugno 2025, senza ammortamento periodico, caratterizzata da tasso cedolare (per le Obbligazioni Esistenti a tasso fisso) o da parametro di indicizzazione e margine (per le Obbligazioni Esistenti a tasso variabile) identico a quello dell'Obbligazione Esistente portata in adesione e dallo stesso intrinseco livello di rischio; un corrispettivo lordo pari ad Euro 10,00; il rateo di interesse maturato sull'Obbligazione Esistente alla data di regolamento dell'Offerta di Scambio. Il periodo di adesione all'Offerta di Scambio avrà inizio il 26 maggio 2015 (incluso) alle ore 9:00 e terminerà il 25 giugno 2015 (incluso) alle ore 13:30 (il "Periodo di Adesione") (salvo proroga del Periodo di Adesione ovvero riapertura dell'Offerta di Scambio). La data di regolamento dell'Offerta di Scambio sarà il 29 giugno 2015 (salvo ulteriori date di regolamento in caso di Proroga del Periodo di Adesione ovvero di Riapertura dell'Offerta). L'Offerta di Scambio consentirà alla Banca di ottimizzare la composizione delle proprie passività, rientrando in possesso delle Obbligazioni Esistenti, che non sono più computabili nel Capitale di Classe 2 dell'Emittente e risultano conseguentemente inefficienti sotto il profilo regolamentare. L'Offerta di Scambio potrà essere ritirata da C.R. Asti al verificarsi, entro le ore 9:00 della Data di Regolamento, a livello nazionale e/o internazionale, di(a) eventi o circostanze straordinarie da cui derivino, o possano derivare, gravi mutamenti nella situazione politica, finanziaria, economica, valutaria o di mercato che abbiano, o possano avere, effetti sostanzialmente negativi in relazione all'Offerta di Scambio e/o le Nuove Obbligazioni o(b) eventi o circostanze che peggiorino, o possano far peggiorare in conseguenza dell'Offerta di Scambio, la situazione patrimoniale, economica, finanziaria, fiscale, normativa, societaria o giudiziaria dell'Offerente rispetto alla situazione risultante dal bilancio di esercizio e dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 o(c) modifiche normative, ovvero orientamenti interpretativi concernenti la normativa applicabile espressi dalle Autorità competenti, tali da limitare, o comunque pregiudicare, lo scambio delle Obbligazioni Esistenti, ovvero l'esercizio del diritto di proprietà sugli stessi ovvero degli altri diritti inerenti le Obbligazioni Esistenti ovvero la computabilità delle Nuove Obbligazioni nei fondi propri (come definiti nella CRR) di Banca C.R. Asti. L'Offerta di Scambio è rivolta a parità di condizioni a tutti i portatori delle Obbligazioni Esistenti. Si riportano di seguito i dati essenziali delle Obbligazioni Esistenti e delle relative Nuove Obbligazioni oggetto dell'Offerta di Scambio: L'Offerta sarà promossa secondo i termini e le condizioni indicate nel documento informativo (il "Documento Informativo") a disposizione sul sito internet di Banca C.R. Asti sitophp8.bancadiasti.it. Il Documento Informativo non è stato oggetto di approvazione da parte della Consob, né da parte di altra autorità di vigilanza, italiana o straniera. Ai sensi del combinato disposto degli artt. 101-bis, comma 3-bis, del Testo Unico della Finanza e 35-bis, comma 4, del Regolamento Emittenti, l'Offerta di Scambio descritta nel Documento Informativo è promossa in regime di esenzione dall'applicazione della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto e scambio prevista dai summenzionati provvedimenti normativi e regolamentari.Le informazioni contenute nel Documento Informativo relative a C.R. Asti, alle avvertenze, ai fattori di rischio, nonché alle caratteristiche delle Obbligazioni Esistenti avranno valore meramente informativo. Coloro che intendano conferire le Obbligazioni Esistenti in adesione all'Offerta di Scambio dovranno rivolgersi alla Banca ovvero ai rispettivi intermediari depositari, secondo le modalità e gli orari generalmente praticati ai fini dell'accesso ai servizi da loro prestati. Le adesioni saranno raccolte dagli intermediari depositari mediante la compilazione e la sottoscrizione di una scheda di adesione. Per ulteriori informazioni in merito alle modalità ed ai termini per l'adesione all'Offerta di Scambio, si rinvia al Documento Informativo. L'Offerta sarà promossa in Italia con espressa esclusione degli Stati Uniti di America, Canada, Giappone e Australia e di qualsiasi altro Stato in cui tale offerta non sia consentita in assenza dell'autorizzazione delle competenti autorità. Il presente comunicato ha solo valenza informativa. Per le condizioni e i termini dell'Offerta di Scambio, nonché per le relative avvertenze e fattori di rischio, anche in merito ai potenziali conflitti di interesse in capo all'Offerente in relazione all'Offerta di Scambio, si rinvia al Documento Informativo disponibile, congiuntamente agli ulteriori documenti menzionati relativi a C.R. Asti, sul sito internet sitophp8.bancadiasti.it. * * * DISCLAIMERIl presente comunicato deve essere letto congiuntamente al Documento Informativo. Il presente comunicato e il Documento Informativo contengono importanti informazioni che devono essere lette attentamente prima dell'assunzione di qualsiasi decisione in merito all'Offerta di Scambio. L'investitore è invitato a consultare il proprio consulente finanziario o legale. L'Offerente ed Intermediario Incaricato del Coordinamento della Raccolta delle Adesioni non esprime alcuna raccomandazione in merito all'Offerta di Scambio. RESTRIZIONI ALL'OFFERTA DI SCAMBIO E ALLA DISTRIBUZIONEIl presente comunicato stampa e il Documento Informativo non costituiscono un'offerta pubblica di scambio volontaria in alcuna giurisdizione in cui, o nei confronti di alcuna persona verso cui o da cui, effettuare tale offerta o sollecitazione sia illegale, ai sensi della normativa sulle Obbligazioni Esistenti applicabile o di qualsiasi altra legge. La distribuzione del presente comunicato stampa e del Documento Informativo in talune giurisdizioni (in particolare, Stati Uniti d'America, Canada, Australia e Giappone) potrebbe essere vietata dalla legge. Ai soggetti che venissero in possesso del presente comunicato o del Documento Informativo è richiesto da parte dell'Offerente di informarsi relativamente a, e di osservare, ciascuna di tali restrizioni.
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